Studenti in piazza. Blitz alla sede Ue a Roma
Sciopero indetto dalla Flc. Rottura sugli scatti di anzianità. Anche Cisl, Uil e autonomi decidono lo stop per lunedì. Nel ddl Stabilità, previsto orario a 24 ore
Venerdì giornata di mobilitazione generale per la scuola, con lo sciopero indetto dalla Flc. Rottura sugli scatti di anzianità. Anche Cisl, Uil e autonomi decidono lo stop per lu- nedì. Studenti e professori in piazza in 90 città italiane contro i tagli del governo Mon- ti. Lo slogan: «Difendiamo il futuro». A Ro- ma blitz alla sede Ue.
La giornata di mobilitazione - dice un comunicato della «Rete della conoscenza» - «è stata lanciata dall’Unione degli studenti quest'estate, per manifestare contro la svendita della scuola pubblica e la distruzione dell’Università, ha avuto una grande diffusione e preannuncia l'apertura di un autunno di mobilitazione intenso». Tra i motivi della protesta ci sono anche presunti i tagli cui starebbe lavorando il governo, secondo indiscrezioni sempre più insistenti, per volere del ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. Nella legge di Stabilità approvata dal governo Monti ci sarebbe poi una decurtazione di un miliardo sulla Scuola, da concretizzare aumentando l’orario di lavoro dei docenti di medie e superiori per risparmiare sulle supplenze. Orario che dovrebbe passare da 18 a 24 ore.
«In piazza sono presenti anche molti studenti universitari - precisa Luca Spadon portavoce nazionale di Link Coordinamento universitario - per dimostrare a questo governo che gli studenti non sono disponibili a fare dei passi indietro sui temi della conoscenza e per ribadire con forza la nostra contrarietà all'aumento delle tasse per i fuori corso voluta dal ministro Profumo e alla diminuzione dei fondi sul diritto allo studio, provvedimenti drammatici questi che non permetteranno a tanti giovani di iscriversi all’Università».
La protesta ha coinvolti migliaia tra studenti e insegnanti. «La scuola non è in vendita. Risorse - stop Aprea- diritto allo studio». È questo lo striscione che apre il corteo studentesco a Roma, dove la giornata di protesta è iniziata con un blitz davanti alla sede del Parlamento europeo. La giornata è stata convocata dall’Unione degli studenti e hanno aderito altre associazioni fra cui la Rete degli studenti. Presenti scuole di tutta la Capitale. «Diciamo no a questo governo che ci dà un futuro incerto e ci vuole precari», dicono gli studenti che promettono «arriveremo al Senato» anche se la manifestazione è autorizzata fino a piazza Santi Apostoli. In piazza anche i professori. Migliaia di lavoratori dell’Istruzione arrivati venerdì all’alba nella Capitale per partecipare al grande corteo con partenza alle 9 da piazza dell’Esquilino per snodarsi attraverso il centro storico fino a piazza Santi Apostoli. Nel mirino i «nuovi tagli della spending review; per il rinnovo del contratto fermo dal 2009 e la restituzione degli scatti; per modificare la legge sulle pensioni che impedisce l'ingresso di giovani docenti e Ata nella scuola».
Due i cortei previsti inizialmente: oltre alla manifestazione ufficiale della sinistra da piazza dell'Esquilino, un gruppo di universitari dell'Unione Studenti partirà da piazza della Repubblica per passare in via Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via Cesare Battisti terminando in piazza santi Apostoli dove si unirà al corteo principale per gli interventi sul palco e il comizio finale. Imponente lo schieramento di forze di Polizia. I precari della scuola e i docenti contestano anche «il nuovo concorso inutile e costoso» e chiedono invece «un piano di stabilizzazioni che dia certezze al personale docente e Ata incluso nelle graduatorie». Servono, dice Flc Cgil «finanziamenti adeguati e certi e investimenti in tecnologie e innovazioni».
Due invece le manifestazioni, di studenti e docenti, a Bari. Lo stesso a Genova, dove è andato in scena un corteo di circa un migliaio di allievi delle scuole medie e superiori, mentre si è riunito in piazza Raivetta il corteo degli insegnanti. Manifestazione simile a Cagliari, dove una delegazione di operai dell’Alcoa di Portovesme (Sulcis) si è unita a loro.
A Torino, poi, fitto lancio di carote davanti alla sede regionale del ministero del’'Istruzione e della ricerca. Il gesto per rispondere all’affermazione del ministro Profumo, secondo cui con loro ci vorrebbe il bastone e la carota. Gli studenti in corteo sono circa 5mila secondo gli organizzatori. |