METEO
BORSA
18/04/2024 05:41
ECONOMIA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale

Napolitano e Letta: «L'Europa ora cambi rotta»

Il Presidente lo ha detto al termine dell’incontro con il presidente croato Josipovic. Il premier contrattacca Rehn: «Non può esprimere scetticismo sull'Italia»

 Mentre in una intervista a Repubblica il vice-
 presidente della Commissione europea Olli
 Rehn dice che l’Italia non sta rispettando i
 patti sul debito, il presidente Napolitano am-
 monisce: «A Livello delle istituzioni europee -
 dice il capo dello Stato - si impone una cor-
 rezione di rotta e un impegno nuovo per pro-
 muovere la crescita e l’occupazione».

Il presidente della Repubblica ha lanciato quindi il suo appello al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica di Croazia, Ivo Josipovic. Per quanto riguarda il rapporto pil-deficit il capo dello Stato ha poi detto: «Dobbiamo essere soddisfatti e orgogliosamente consapevoli degli sforzi fin qui compiuti per risanare le finanze pubbliche, d’altra parte lo stesso rapporto viene influenzato fatalmente dalla mancata crescita e dalla recessione che perdura». Il presidente della Repubblica spera quindi che possa essere «doppiato il capo della fase della recessione verso quello della ripresa economica».

Sulla questione interviene quindi anche il premier Enrico Letta: «Rehn non può permettersi di esprimere scetticismo sull’Italia». Rehn da commissario Ue deve «essere garante dei Trattati europei» e lì «la parola scetticismo non c’è: quindi non può permettersi di esprimere un concetto di scetticismo» a proposito dell’Italia, «deve parlare di stabilità, equilibro finanziario», ha detto il premier. Rehn «deve parlare di stabilità, di equilibrio finanziario. Lo scetticismo fa parte di una altra categoria del dibattito politico che anche lui può usare ma togliendosi la giacca da commissario altrimenti si troverà un parlamento europeo carico di populismi e di euroscettici. La quantità di elettori che si sposteranno sarà molto consistente». «Al commissario dico che i nostri conti sono in ordine e solo l'Italia e la Germania hanno da tre anni il Pil sotto il 3% - sottolinea Letta -. Noi siamo sulla linea giusta del giusto equilibrio dei conti in ordine e una ripresa che non va soffocata». «L'Italia è un Paese serio. È finita la crescita del debito che è andata avanti per anni e cominceremo dal 2014 la discesa del debito», sia attraverso «le privatizzazioni», sia attraverso «la legge di stabilità» in via di approvazione.

Letta guarda quindi avanti: «Noi abbiamo bisogno che finisca il 2013, un anno di transizione sia politica che economica e il 2014 sia un anno di ripresa con la crescita che non va soffocata. E lo dico a chi pensa che soffocare la ripresa sia un modo per aiutare l’Ue ma per avere un parlamento Ue di euroscettici». «Il 2014 deve essere l’anno in cui l’Italia deve riuscire a mettere le riforme non solo in cantiere ma le applica. Dovrà essere l’anno in cui guardare al futuro con fiducia dopo un anno di transizione faticosa». «I primi segni di ripresa» economica «non sono percepiti dalle persone in difficoltà», ma «danno a intendere che la scelta di dire l'anno prossimo l’1% di crescita è assennata, possibile ed è alla nostra portata», se si lavora anche sulla «stabilità» politica, ha sottolineato.

03-12-2013

Linear

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy