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Gazzetta Ufficiale

Napolitano: «Il Parlamento è legittimo»

IPresa di posizione del Presidente dopo le accuse dei Cinque Stelle. «Riforma elettorale è imperativa». Boldrini ai grillini: «Impossibile cambiare ordine del giorno»

 Ennesima bagarre nell’Aula di Montecitorio ed
 ennesimo scontro tra i deputati a 5 Stelle e
 la presidente Laura Boldrini. La rissa stavolta
 è scoppiata intorno alla questione delle legge
 elettorale: i 5 Stelle tornano a denunciare la
 «totale illegittimità» del Parlamento in carica
 e chiedono una conferenza dei capigruppo.
 No della presidente. E i grillini lasciano l'Aula.

All’indomani quindi della sentenza della Corte Costituzionale, che ha bollato come incostituzionale il Porcellum nella parte che riguarda liste bloccate e premio di maggioranza, dopo la sospensione di mercoledì della seduta, giovedì i deputati del Movimento Cinque Stelle sono tornati a denunciare quindi la totale illegittimità del Parlamento in carica. «Siamo tutti illegittimi» ha scandito a gran voce in Aula il grillino Angelo Tofalo, suscitando applausi e sostegno dai compagni di partito e grida e contestazioni dai banchi delle altre forze politiche.
A quel punto la presidente della Camera, Laura Boldrini, è prontamente intervenuta indifesa del Parlamento in carica: «La Camera è pienamente legittima a legittimata a operare», ha quindi tuonato. Ma il Movimento 5 Stelle attacca Boldrini anche per non avere ottenuto soddisfazione sulla richiesta di convocare «immediatamente la conferenza dei capigruppo per caledarizzare con urgenza la nostra proposta di legge di ritorno al Mattarellum - ha detto il deputato Alessio Mattia Villarosa -. Il Mattarellum è l’unica legge votata da un Parlamento legittimo».

«Abbiamo appena lasciato l’Aula di Montecitorio - spiega il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio - finché non si calendarizza il Mattarellum, ovvero finché non si convoca la capigruppo». Sul profilo Facebook di Di Maio la giornata campale dei deputati grillini era stata annunciata così: «Stamattina - aveva scritto - è stata chiesta in Aula dal Movimento 5 Stelle la calendarizzazione immediata della legge elettorale Mattarellum. Abbiamo chiesto una conferenza dei capigruppo per inserirla con urgenza nei lavori d’Aula. L’ultima legge Costituzionale prima dell’era del Porcellum. La risposta è stata picche».

Boldrini ha poi replicato alle accuse mosse dai deputati del Movimento dicendo che è falso che abbia negato al Movimento 5 Stelle la convocazione di una capigruppo urgente. Leggendo in Aula la lettera del vice capogruppo vicario Villarosa e la missiva con cui la stessa Boldrini ha risposto, la presidente della Camera mette in evidenza che nella lettera dell’esponente del M5S, «si parla di discussione articolata e non di calendarizzare una proposta di legge. Avevo consigliato al presidente Villarosa di consigliare gli altri gruppi, ma la mia è stata tradotta come una negazione, chissà perché». La richiesta, dunque, è stata respinta dall’Aula. E dopo il voto, in segno di protesta, tutti i deputati M5S hanno abbandonato Montecitorio per protesta.

In giornata anche la presa di posizione del capo dello Stato: «La riforma del Porcellum ormai è un imperativo». Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo dice con chiarezza: «Stiamo parlando - ha spiegato il capo dello Stato parlando con i giornalisti che a Napoli gli chiedevano se le Camere fossero ormai delegittimate - di una sentenza della Corte costituzionale che espressamente si riferisce al parlamento attuale dicendo che esso stesso può ben approvare una riforma della legge elettorale». Quindi, ha aggiunto il presidente Napolitano, «è la Corte stessa che non mette in dubbio che c’è continuità nella legittimità del Parlamento». Per Napolitano, le forze politiche oltre a ribadire il superamento del sistema proporzionale dovrebbero adoperarsi per introdurre alcune modifiche costituzionali come, ad esempio, «la riduzione del numero dei parlamentari e la modifica del bicameralismo paritario».

05-12-2013

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