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CIBO E CINEMA AL FESTIVAL DEL CINEMA SPAGNOLO CON LA SEZIONE 'MAESTROS A LA CARTA'

L'evento torna a maggio con un doppio appuntamento: a Roma dall’8 al 13, e a Milano (per la prima volta) dal 15 al 18. Sedi delle proiezioni...

 Il Festival del cinema spagnolo, giunto al-
 la sua settima edizione, fondato e diretto
 da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori,
 torna a maggio con un doppio appunta-
 mento: a Roma dall’8 al 13, e a Milano
 (per la prima volta) dal 15 al 18. Sedi
 delle proiezioni: il Cinema Farnese Persol
 di Campo de’ Fiori e l’Apollo SpazioCinema a Roma e il Cinema Palestrina e il Beltrade a Milano. All’interno della tappa romana, sarà protagonista la sezione ‘Maestros a la carta’: tre capolavori imperdibili del cinema spagnolo, nei quali i celebri maestri Luis Buñuel, Pedro Almodóvar e Víctor Erice trasformano lo spunto gastronomico in elemento simbolico e dominante della trama. In primis, Tristana, presentato a Cannes nel 1970 una delle perle di Luis Buñuel, con Fernando Rey, Franco Nero e la Deneuve nel ruolo di una orfanella sedotta dal proprio Pigmalione. Il Maestro dichiarò che “Catherine non è esattamente il mio tipo di donna, ma zoppa e truccata la trovo molto attraente!”. Il film, un compendio di ossessione erotica e gastronomica, resta tra i titoli più corrosivi e fondamentali del Maestro di Calanda.

Si passa quindi all’eleganza frenetica di  Mujeres al borde de un ataque de nervios (Donne sull’orlo di una crisi di nervi), di Pedro Almodóvar, che nel 1988 valse al grande regista la prima nomination al Premio Oscar e 5 Premi Goya tra cui Miglior Film, Miglior Attrice (Carmen Maura) e Miglior Sceneggiatura. Bagnato dal gazpacho, frullato semifreddo a base di pomodoro, peperoni, cetrioli, aglio e cipolla, qui usato in versione narcotizzante, il film è ormai considerato un classico moderno. Almodóvar al tempo dichiarò che “L’emozione sentimentale è sempre il miglior veicolo per raccontare qualunque storia. E l’allegria, ovviamente. Perché da una commedia, di qualunque tipo essa sia, deve traspirare allegria”. Una scoperta ad ogni nuova visione.

A chiudere il festival arriva El sur (Il sud), di Víctor Erice, che sarà presentato a Roma dall’attore protagonista, Omero Antonutti. Uno dei migliori film spagnoli di tutti i tempi, anno 1983, ultima collaborazione tra il regista e il più grande produttore del cinema spagnolo, Elias Querejeta, recentemente scomparso, El sur narra la relazione tra una figlia e suo padre, medico rabdomante (un indimenticabile Omero Antonutti), che ha lasciato il sud per vivere nel nord della Spagna. Pieno di momenti cult, come la scena del pasodoble dopo il pranzo a base di zuppa di pesce. Magico.

La Nueva Ola, sezione principale del festival, presenterà come di consueto le migliori pellicole iberiche dell’ultima stagione tra cui il film di apertura sia a Roma che Milano: Vivir es fácil con los ojos cerrados (La vita è facile ad occhi chiusi), di David Trueba, trionfatore ai Premi Goya 2014 con 6 statuette (tra cui Miglior Film, Miglior regista, Miglior attore, Miglior colonna sonora a Pat Metheny). Novità di questa edizione, la sezione del festival Cortos en-Linea, che presenterà al pubblico italiano i migliori corti d’animazione del cinema spagnolo e latinoamericano e che saranno visibili on line sul sito di RAI MOVIE, media partner della manifestazione.

Info
www.cinemaspagna.org - press@cinemaspagna.org
cell. 380 5908856
tel. 06 6864395

16-04-2014


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