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Dl Irpef, Napolitano vede Padoan poi firma

ll ministro dell’Economia convocato per dare «ulteriori chiarimenti» voluti dal Presidente. Un avvenimento inusuale prima della firma, apposta infine sul decreto

 In mattinata, il presidente della Repubblica
 Giorgio Napolitano ha convocato al Colle il
 ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan
 per avere «ulteriori chiarimenti» sul decre-
 to Irpef, quello degli 80 euro, approvato
 dal governo, prima di firmarlo e farlo diven-
 tare legge. Una scelta quella del capo dello
 Stato non proprio usuale sul piano formale.

Il presidente della Repubblica ha ricevuto il titolare di Via XX Settembre per quello che sarebbe stato uno scambio di opinioni e per chiedere appunto informazioni sul provvedimento voluto dall’esecutivo. Meno tasse sulle imprese e su «chi crea lavoro», «nessuna nuova tassa sulla ricchezza», ma «un aumento del prelievo sui guadagni della ricchezza finanziaria». Con l'obiettivo che «la finanza sia al servizio di impresa e lavoro». Così lo stesso ministro dell'Economia Padoan sintetizza il provvedimento in due tweet. «Tagliamo le tasse per le imprese (IRAP -10%). Aumentano le tasse sulle rendite finanziarie. La finanza sia al servizio di impresa e lavoro». Il ministro, aggiunge poi in un secondo cinguettio: «Quindi nessuna nuova tassa sulla ricchezza. Aumentano le imposte sui guadagni della ricchezza finanziaria, le togliamo a chi crea lavoro».

Il presidente della Repubblica ha infine firmato il decreto Irpef, che fra l'altro prevede la restituzione di 80 euro al mese a 10 milioni di italiani.

24-04-2014


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