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Gazzetta Ufficiale

«Con nuovo Senato Italicum incostituzionale»

Berlusconi, ospite di Vespa a Porta a Porta, assesta un colpo al patto siglato col premier. E lo chiama «tassatore». Sulla sentenza: «Ingiusta, siamo indignati»

 Silvio Berlusconi apre la campagna elettora-
 le di Forza Italia per il voto europeo e lo fa
 assestando un colpo al patto delle riforme,
 siglato al Nazareno con il premier Matteo
 Renzi: «Con la riforma del Senato l’Italicum
 è incostituzionale». Così l’ex premier ospite
 di Bruno Vespa a Porta a Porta. E della sua
 sentenza dice: «Ingiusta, siamo indignati».

«Per il momento la riforma della legge elettorale è spiaggiata in Senato. Se poi andrà avanti la riforma del Senato, credo che difficilmente questa legge elettrale potrà essere costituzionale». Questa l’opinione dell’ex Cavaliere, seduto nel salotto di Vespa. Da qui la necessità, dice di dare priorità all’Italicum, come già detto nei giorni scorsi. Quindi attacca il premier frontalmente: «Renzi si è presentato come un simpatico rottamatore. Ora a poco a poco, si sta trasformando in un simpatico tassatore - dice l’ex premier -. Per dare 80 euro deve trovare dei fondi, sono 830 milioni di euro al mese. Per trovarli ha mantenuto la tassa sulla casa ed il prossimo anno gli italiani pagheranno 32 miliardi. E per quanto riguarda i risparmi e i depositi ha aumentato il prelievo fiscale dal 20 al 27%. Con una mano darà 80 euro, ma per tutti gli altri sparisce la tredicesima».

Inevitabile il capitolo che riguarda la sua sentenza di condanna: «C’è indignazione forte per l’ingiustizia che ha portato un collegio feriale a prendere decisione su una sentenza assolutamente ingiusta, costruita da precise regie. Sono sicuro - ha continuato Berlusconi - che questa sentenza, contro cui abbiamo fatto ricorso alla corte europea e contro cui nelle prossime ore chiederemo una revisione alla Corte di appello di Brescia, verrà annullata».

Quindi Berlusconi passa ad attaccare su altri fronti. Il primo in lista è Angelino Alfano, ex delfino oggi a capo del Nuovo Centrodestra: «Provo un dolore personale per il suo addio. Gli ho sempre dato tutto senza chiedere nulla in cambio, l’unico momento nel quale ho chiesto di essere sostenuto, cioè ho chiesto di dire al capo dello Stato e al governo che se continuavano a chiedere la mia decadenza noi avremmo fatto cadere l’esecutivo, loro hanno optato per continuare a fare i professionisti della politica». Ma c’è, naturalmente, anche il Movimento 5 Stelle: «Il 46% di chi ha votato Grillo è deluso e qualche volta anche disgustato sia dai parlamentari sia dal loro comportamento, se a questo 46% si può offrire qualcosa di solido, di veramente positivo per il futuro, è possibile recuperare voti da questo 46% - arringa l’ex premier -. Le elezioni europee e amministrative del 25 maggio sono importanti ma io guardo già alle prossime elezioni politiche. Non mi sento in rincorsa, partecipo a queste elezioni guardando più in là. Voglio convincere il grande popolo dei moderati per vincere le elezioni, governare e fare le riforme istituzionali, del fisco e della giustizia».

24-04-2014


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