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Gazzetta Ufficiale

Isis, video-appello dell'ostaggio britannico

John Cantlie: «Ascoltatemi». Vasta operazione in Australia. Obama durante la sua visita di mercoledì nella sede del Centcom: «Oltre 40 Paesi sono con noi contro Is»

 L'Australia ha annunciato di aver arrestato
 15 persone e sventato omicidi sul suo ad
 opera dei jihadisti dell'Isis, che avevano
 anche intenzione di filmare la decapitazio-
 ne di un civile. Intanto in rete spunta un
 video dell'ostaggio britannico John Cantile:
 che denuncia: «Le cose sono cambiate,
 controllano vasta parte dei Iraq e Siria
».

Nel video, intitolato «Prestatemi attenzione» (Lend me your ears), Cantlie fa appello al «pubblico» perchè si parli dello Stato islamico senza fare disinformazione con toni calmi e determinati. Quindi ricorda il suo arrivo in Siria e il rapimento da parte dell’Isis. «Ora le cose sono cambiate, hanno preso il controllo di larga parte dell'Iraq e della Siria», aggiunge. «Penserete che vi parlo perchè sono prigioniero: è vero, il mio destino è nelle mani dello Stato islamico, non ho nulla da perdere. Forse vivrò, forse morirò». Poi accusa i media internazionali di manipolare «la verità», «vi dirò cosa muove l’Isis veramente. Vi spiegherò perchè altri ostaggi europei sono stati liberati, visto che i loro governi hanno deciso di trattare, mentre Usa e Gb li lasciano a loro stessi. Possiamo cambiare le cose ma solo se voi, il popolo, deciderete di agire ora. Seguitemi nei prossimi programmi».

Stando poi alle notizie provenienti da Sydney, più di 800 poliziotti hanno partecipato al blitz antiterrorismo eseguito nei sobborghi della città e di Brisbane anche, negli stati del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, con l’obiettivo di interrogare 25 presunti membri dell’Isis. L’operazione, la più vasta del suo genere mai organizzata in Australia, arriva appena una settimana dopo che Canberra ha alzato il livello di allerta contro la minaccia terroristica costituita dai combattenti australiani dell’Isis di ritorno dal Medio Oriente. Secondo la tv pubblica Abc, i sospetti stavano progettando in particolare di eliminare un civile a caso a Sydney, avvolgerlo in una bandiera dello Stato islamico e decapitarlo davanti ad una videocamera.

«Le truppe Usa in Iraq non avranno un ruolo di combattimento ma solo di sostegno alle forze irachene - ha sottolineato Obama mercoledì, dopo che nei giorni scorsi il capo delle forze armate americane Martin Dempsey non aveva escluso un impegno sul campo delle truppe Usa qualora i raid aerei non portassero a risultati significativi -. Non possiamo fare per gli iracheni ciò che loro debbono fare per se stessi».
«Non impegnerò voi ed il resto delle forze armate a combattere una nuova guerra di terra in Iraq», ha scandito ancora il Presidente, specificando, al contempo, che «non ci sono specifiche minacce terroristiche agli Stati Uniti», ridimensionando quindi di fatto la minaccia dell'Is, anche se ha dichiarato che lo Stato islamico può diventare una minaccia se non viene contrastato.

Barack Obama ha incontrato i generali americani per pianificare l’assalto ai jihadisti dello Stato islamico in Iraq e Siria. Al summit erano presenti anche la consigliera per la sicurezza nazionale Susan Rice e il segretario alla Difesa Chuck Hagel. Obama ha incontrato quindi il generale Lloyd Austin, capo del Comando Centrale Usa, nel suo quartier generale in Florida, per valutare come l’esercito stia mettendo in atto la strategia annunciata la scorse settimana. I caccia americani hanno già cominciato le incursioni vicino Bagdad, allargando l’area del mandato militare, proprio come Obama aveva annunciato nel suo discorso alla nazione di mercoledì scorso.

18-09-2014


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