Glasgow, scontri fra separatisti e unionisti
Violenze dopo che il referendum sull'indipendenza è stato bocciato col 55%. Il leader degli indipendentisti ammette la sconfitta. Il premier scozzese si è dimesso
Su 4 milioni e 410.288 di residenti di età superiore ai 16 anni, ben 4 milioni e 285.323 si sono registrati per il referen- dum secessionista in Scozia, portando alle urne circa l'80% degli aventi diritto che in- fine hanno scelto il no all'indipendenza dal Regno Unito: 55 contro 45%. Nella notte scontri fra separatisti e unionisti.
Il Regno quindi resta Unito. Come accennato, il primo commento ufficiale e ottimista da parte del premier britannico, David Cameron, ha dato il via ai festeggiamenti a risultati non ancora definitivi. Il premier ha scritto un tweet per congratularsi con Alistair Darling, a lungo Cancelliere dello Scacchiere e che in queste settimane ha guidato la campagna “Better Together”: «Ho parlato con Alistair Darling e mi sono congratulato con lui per una campagna ben combattuta», scrive il premier. Pochi minuti prima anche il primo ministro scozzese Alex Salmond aveva usato twitter per scrivere: «Ben fatto Glascow e gente della Scozia per un sostegno così formidabile». Il leader indipendentista Alex Salmond ha ammesso la sconfitta: «E' stata una giornata straordinaria. Il futuro della Scozia è realmente nelle mani della Scozia».
È stata una campagna senza precedenti forse quella che ha preceduto una consultazione storica che ha mobilitato come non mai le coscienze. Era quindi arrivato il momento della verità dopo che due anni fa, con l’«accordo di Edimburgo», Salmond e Cameron si erano stretti la mano avviando le procedure della consultazione. Un atto di democrazia che avrebbe potuto portare a risultati clamorosi. I sondaggi dell’ultima ora eranno contrastanti: tre dicevano 52 a 48 per i fedelissimi di Londra, uno si spingeva fino alla quasi parità, 51 a 49. Si pensava quindi alla vittoria del no ma mancavano le certezze.
Nella notte, poi, ci sono stati a Glasgow tra separatisti e unionisti dopo la vittoria del no al referendum. La polizia, secondo la Bbc, ha arrestato sei persone, dopo essere intervenuta per separare i gruppi che si stavano affrontando per strada. Gli scontri sono avvenuti in George Square dove, prima dei risultati del referendum, si erano riuniti i sostenitori dell'indipendenza della Scozia, e successivamente sono arrivati decine di sostenitori del fronte unionista. |