Ottawa, il killer era «viaggiatore a rischio»
Canada sotto choc per le due sparatorie di mercoledì: la prima al National War Memorial (e all'adiacente Parlamento), la seconda al Rideau Centre. Morto un militare
Choc in Canada dopo la clamorosa azione di attacco di mercoledì con due sparatorie a Ottawa, la capitale: la prima davanti al National War Memorial (e poi all’adiacente Parlamento canadese) la seconda al Ri- deau Centre. Un soldato italo-canadese è morto assieme a un assalitore. Si indaga sull’ipotesi di un commando.
Tutti gli edifici fanno parte del complesso governativo noto come Parliament Hill. La vittima è stata colpita da proiettili di pistola esplosi fuori dal Parlamento, poi circondato dalla polizia. Altre due persone sono state ferite. L’uomo che ha sparato all’interno del Parlamento è stato ucciso. Il suo nome era Michael Zehaf-Bibeau, cittadino canadese di 32 anni convertito all'Islam. Le persone armate coinvolte sarebbero due o tre. Sui tetti del Parlamento si sono quindi appostati i cecchini e gli agenti hanno controllato, porta a porta, tutte le abitazioni della zona. Al momento degli spari in Parlamento erano presenti, oltre al premier Stephen Harper, anche i leader degli altri due principali partiti politici canadesi.
Era italo-canadese, invece, il soldato ucciso, Nathan Cirillo, 24 anni, papà di un bambino. Secondo quanto ha riferito la famiglia, il giovane era membro dell'Argyll and Sutherland Highlanders, un reggimento delle forze armate con base a Hamilton, nella provincia canadese dell'Ontario. Subito dopo essere stato colpito dall'aggressore, Cirillo è stato trasportato d'urgenza in ospedale, ma è morto per le ferite riportate.
In un tweet, il deputato canadese Bob Zimmer, che come molti suoi colleghi ha tenuto aggiornamenti costanti su quanto sarebbe avvenuto all’interno dell’edificio del Parlamento di Ottawa, ha quindi fatto sapere: «L’assalitore è morto, stiamo bene». «La situazione è ancora fluida e l’operazione ancora in corso. Ci sono ancora molte domande a cui non possiamo rispondere». In tutta la città è quindi scattata una vasta caccia all’uomo per individuare eventuali complici. Proclamato anche il coprifuoco. La polizia ha avvertito la popolazione: «State lontani dalle finestre» e, poi, via Twitter ha chiesto di stare lontani dall’aerea downtown della città. La Cnn riporta come le autorità canadesi abbiano diffuso il nome di un sospettato e abbiano chiesto aiuto all’Fbi, indicando come l’uomo fosse registrato nel database. «Per il momento non abbiamo nessuno in custodia», hanno dichiarato gli agenti. Giovedì però la polizia ammette: l'attentatore era solo. |