Il Senato Usa boccia la riforma dell'Nsa
No ad Obama: il progetto non ottiene i 60 voti necessari. A votare contro quasi tutti i repubblicani, contrari a rivedere in modo radicale i poteri dell’agenzia
Dal Senato Usa arriva uno schiaffo al pre- sidente Barack Obama. È stato bocciato, infatti, il progetto di riforma della National Security Agency, al centro dello scandalo del Datagate: non ottiene i 60 voti neces- sari. A votare contro sono stati quasi tutti i repubblicani, contrari a rivedere in modo radicale i poteri dell’agenzia.
«Questo è il momento peggiore possibile per legarci le mani dietro la schiena» è l’attacco dei repubblicani alla misura voluta da Obama, chiamata U.S.A. Freedom Act, che prevedeva la fine della raccolta automatica di dati dalle chiamate telefoniche degli americani. La riforma della Nsa non è passata per soli due voti, avendo ottenuto 58 consensi invece dei 60 necessari per l’approvazione.
Il no rinvia al prossimo anno il dibattito sulla riforma, impantanata com’è sul Patriot Act che puntava a rinnovare. Il Patriot Act è la controversa legge anti-terrorismo approvata d’urgenza dopo l’11 settembre che estende di fatto i poteri d’intervento dell’intelligence e dell’autorità giudiziaria nella vita privata dei cittadini, autorizzando controlli estesi a tutti i livelli. |