«Lo spazio? È meglio di come lo sognavo»
La nostra “AstroSamantha”, dopo il lancio di domenica sera e un volo di sei ore, è a bordo dell’Iss: aggancio perfettamente riuscito. Partita la missione “Futura”
Con un sorriso disarmante, Samantha Cri- stoforetti, la prima astronauta italiana del- la storia, alle 4 del mattino (ora italiana) è salita a bordo della Stazione spaziale in- ternazionale. Dopo sei ore di viaggio, la Soyuz con a bordo la nostra “AstroSa- mantha”, ha «agganciato in modo per- fetto» la stazione orbitante.
Partita quindi la missione “Futura”. La nostra pilota dell’aeronautica militare e astronauta italiana dell’Agenzia spaziale europea (Esa), è dunque entrata (per prima) dalla Soyuz all’Iss, seguita dai due colleghi, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts. A bordo ad attenderli c’erano il comandante Barry E. Wilmore della Nasa e i russi Aleksandr Samokutyayev ed Elena Serova. I sei astronauti diventano adesso l’equipaggio 42 della Iss, dando così il via ufficiale alla missione Futura, dell’Agenzia spaziale italiana ed è anche la settima missione di sei mesi per un astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa).
Per Cristoforetti è stato il primo lancio nello spazio. L’astronauta ha di fatto “usufruito” di un accordo bilaterale tra Agenzia spaziale italiana e Nasa, in base al quale il nostro Paese ha fornito all’ente spaziale statunitense moduli di rifornimento logistico e un modulo abitativo sull’avamposto orbitante, in cambio di utilizzo scientifico e opportunità di volo supplementari. “AstroSamantha” resterà per circa sei mesi quale membro effettivo dell’equipaggio residente, contribuendo allo svolgimento di tutti i compiti di ricerca, sperimentazione, manutenzione operativa del gigantesco laboratorio spaziale. L’attività degli astronauti è focalizzata principalmente sull’attuazione del piano di ricerca e sperimentazione multinazionale e multidisciplinare programmato per le diverse strumentazioni presenti a bordo, incluse quelle italiane. |