Blitz contro la 'ndrangheta, 117 in Emilia Romagna
Altri 46 fermi in altre regioni contro una cosca con ramificazioni all’estero. Chiesto sequestro di beni per 100 milioni di euro. In manette consigliere comunale FI
È scattata all’alba, mercoledì, una maxi- operazione dei carabinieri contro la 'ndrangheta denominata “Aemilia” e coor- dinata dalla Dda di Bologna ed eseguita dai carabinieri di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza. Il blitz è avvenuto in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia.
Sono stati migliaia i carabinieri impiegati nell'operazione che ha portato a centodiciassette arresti. Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia, per un totale di oltre 160 arresti. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l’aggravante di aver favorito l'attività dell'associazione mafiosa. Fra gli arrestati, come accennato, c’è anche il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani, eletto con Forza Italia. I carabinieri lo hanno prelevato dalla sua abitazione di Arceto di Scandiano (Reggio Emilia).
In Emilia, sottolineano gli investigatori, la 'ndrangheta ha assunto una nuova veste, colloquiando con gli imprenditori locali. Sempre in mattinata, infine, le procure di Catanzaro e Brescia - in inchieste collegate - hanno emesso altri 46 provvedimenti di fermo per gli stessi reati. |