Quirinale, Sergio Mattarella nuovo Presidente

Eletto il dodicesimo capo dello Stato. Dalle 9,30 di sabato, la quarta e decisiva votazione. Dopo aver convinto anche Alfano, Renzi ha quindi vinto la sua partita

 «La più ampia convergenza» sul nome di
 Mattarella «per il bene comune dell’Ita-
 lia». È con queste parole che il premier
 Matteo Renzi, in mattinata, dava l’ultimo
 imprimatur al nome di Sergio Mattarella,
 eletto infine presidente della Repubblica
 al termine della quarta votazione in Par-
 lamento (dove bastavano 505 voti).

Mattarella è eletto dal Parlamento in seduta comune al quarto tentativo con 665 voti su 1.009 espressi dai grandi elettori. Il neopresidente ha sfiorato quindi la maggioranza dei due terzi necessaria per essere eletti nei primi tre scrutini. Voti sono andati anche al candidato dei 5 Stelle Ferdinando Imposimato 127, Vittorio Feltri (Fdi-Lega) 46 e Stefano Rodotà (ex M5s) 17. Le schede bianche sono state 105.
«Il nostro pensiero va alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini», sono state le prime parole del neo presidente, dopo la proclamazione. Un lungo applauso si è levato dai banchi del Pd a Montecitorio a segnare il raggiungimento del quorum da parte di Mattarella. È durata quasi quattro minuti la standing ovation nell'Aula per festeggiare l'elezione del nuovo capo dello Stato. Finito il battimani, la presidente Laura Boldrini ha ripreso lo spoglio delle schede. Il giuramento è previsto martedì 3 febbraio alle 10 nell'aula di Montecitorio.

Dopo tre votazioni andate a vuoto, quindi, il candidato voluto dal presidente del Consiglio e accettato alla fine anche dall’Ncd (vera svolta della vicenda) del ministro degli Interni Alfano, arriva al Quirinale. Berlusconi, invece, dopo una nottata di ragionamenti, valutando pesi e contromisure, non ha cambiato idea e ha voluto che Forza Italia votasse scheda bianca.
Venerdì il premier aveva lanciato un appello ai partiti di maggioranza e opposizione sottolineando che «è una scelta che interpella tutti e non solo un partito». «Finite le prime tre votazioni, siamo arrivati al momento chiave», diceva quindi il presidente del Consiglio. «Siamo di fronte alla concreta possibilità che una personalità autorevole e stimata da tutti, un servitore dello Stato come Sergio Mattarella, diventi il presidente della Repubblica con un voto ampio di settori della maggioranza e dell'opposizione parlamentare. Non è una questione che riguarda un solo partito: la scelta del Capo dello Stato interpella tutti, senza distinzioni. Per questo auspico che sul nome di Sergio Mattarella si determini la più ampia convergenza possibile per il bene comune dell’Italia».