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Giorgio Morandi, l’irreale del reale

Al Complesso del Vittoriano, dal 28 febbraio al 21 giugno, in mostra oltre 150 opere che documentano l’incessante percorso di ricerca del grande artista bolognese...

Natura morta 1932 olio su tela cm 62,2x72 Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale - © Roma CapitaleNatura morte, conchiglie, paesaggi, fiori… l’arte di Giorgio Morandi si declina attraverso la consuetudine di pochi temi e si fa, nella sublimazione che solo i grandi sanno dare del reale, suggestione universale.
Un percorso espositivo affascinante quello che troverete – dal 28 febbraio al 21 giugno -  al Complesso del Vittoriano in cui, attraverso più di 150 opere, si potrà ripercorrere il cammino dell’artista bolognese.
Una rassegna importante ed imponente, curata da Maria Cristina Bandera (direttrice della Fondazione Longhi e profonda conoscitrice di Morandi alla quale si devono le ultime grandi mostre internazionali, da New York a Bruxelles) che spazia dai disegni agli acquerelli, passando attraverso i disegni e le opere incisorie che qui saranno eccezionalmente affiancate dalle rispettive matrici in rame provenienti dall’Istituto Nazionale per la Grafica.
Una mostra che, seguendo un itinerario cronologico e tematico, parte dalle prime opere, ispirate dalle avanguardie e dalla tradizione italiana, fino a quelle degli ultimi anni, dove il segno e la forma si fanno più sfumati e pregni di inquietudine.
La ricerca di Morandi è stata incessante ed ha saputo trarre impulso dai grandi del passato, come Caravaggio, e dai suoi eccellenti contemporanei come Marc Chagall. Una pittura che, nel tempo, si faceva sempre più leggera e rarefatta in un processo di sublimazione non solo del colore ma anche della contingenza del reale.
La sua arte, unica e personalissima, ha saputo espandersi anche nelle altre arti conquistando il cinema, con la presenza di opere morandiane sui set de La Dolce Vita di Fellini (1960) e de La notte di Michelangelo Antonioni (1961), e la letteratura, ispirando Pier Paolo Pasolini, Paul Auster, Don De Lillo che a Morandi hanno dedicato pregevoli scritti.
La rassegna delinea così un percorso di un artista che nelle sue opere ha saputo infondere non solo l’emozione del suo tempo ma è stato capace di andare oltre esso per lasciare un’impronta pittorica universale e di straordinaria modernità

Giorgio Morandi
1890-1964
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere
28 febbraio- 21 giugno 2015
Orari: dal lunedì al giovedì 9,30 – 19,30
Venerdì e sabato  9,30 – 22,00
Domenica 9,30 – 20,30
Biglietti: 12 euro (intero) - ) euro (ridotto)

 

E. S.
28-02-2015

Linear

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