Falso in bilancio, via soglie non punibilità
L’emendamento del governo è all’esame del ministro delle Riforme Boschi: si limita a distinguere tra società quotate e società non quotate. Diminuiscono le pene
Arriva l’emendamento al ddl corruzione sul falso in bilancio del governo, ora sul tavolo del ministero per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Il testo non prevede più soglie di non punibilità né in percentuale né rispetto al volume d’affari mantenendo una distinzione solo tra società quotate e non quotate e abbassando la pena per queste ultime da un minimo di uno ad un massimo di cinque anni di detenzione.
Il ddl è in discussione presso la commissione Giustizia di palazzo Madama, i cui lavori proseguono fino alla ripresa dell’aula alle 16 di martedì. Secondo il testo, la norma prevede che resti però da 3 a 8 anni la pena per le società non quotate e la perseguibilità del reato d’ufficio. All’impianto del testo mancherebbero ancora i pareri di alcuni ministeri. Sarebbe ancora da chiarire, inoltre, se a questo punto l’emendamento del governo approderà direttamente in Aula o passerà prima in commissione Giustizia al Senato dove è in corso l’esame del Ddl anticorruzione. |