METEO
BORSA
19/04/2024 05:08
ECONOMIA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Zalando

Jobs Act: a marzo 92mila posti di lavoro in più

Il Ministero del Lavoro sull’andamento dei contratti nel primo mese di attivazione della riforma: 641mila attivazioni e 549mila cessazioni. Più tempo indeterminato

Timidi segnali di ripresa sul fronte occupazionale (almeno stando ai numeri del Jobs Act): stando infatti ai dati parziali e suscettibili di verifiche, come spiega lo stesso Ministero del Lavoro, a marzo sono state registrate 641.572attivazioni di nuovi contratti di lavoro, in aumento rispetto ai 620mila circa dello stesso mese del 2014. Se si considera che nello stesso mese le cessazioni sono state 549.273, il saldo è positivo di 92.299 unità.

Secondo i numeri, quindi, tra le attivazioni, 162.498 contratti sono a tempo indeterminato (a marzo 2014 erano stati 108.647); l’incidenza di quest’ultimi sul totale passa quindi dal 17,5% del 2014 al 25,3% dello scorso mese. Raddoppiano di fatto anche le trasformazioni di tempi determinati in indeterminati: dai 22.116 del 2014 agli attuali 40.034. I precedenti dati del Ministero del Lavoro indicavano per gennaio 165mila assunzioni a tempo indeterminato (a fine 2014, le imprese avevano rallentato in attesa di sfruttare la decontribuzione) e 138mila a febbraio.

Delle attivazioni, 381.234 sono dunque contratti a tempo determinato (in calo rispetto ai 395mila del marzo dello scorso anno), 16.844 contratti di apprendistato (21mila nel 2014), 36.460 collaborazioni (48.491 nel 2014) e 44.536 le forme di lavoro classificate nella voce “altro”.

23-04-2015

Linear

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy