Premi David di Donatello, ecco le candidature
In diretta il prossimo 12 giugno su Rai Movie, la cerimonia avrà luogo presso il Teatro Olimpico di Roma dove Tullio Solenghi ancora una volta presenterà gli ambiti premi...
Da Venezia a Roma, si sa, la strada è breve. In particolar modo quando a parlare è il medesimo linguaggio: quello cinematografico. Dovendo, infatti, un festival che celebra l’essenza pura e complessa della settima arte, volgere il suo sguardo ai prodotti migliori appena realizzati, come potrebbero questi ultimi non coincidere con quelli selezionati per il premio più ambito rivolto al cinema italiano?
Ed ecco dunque che tra i protagonisti spiccano molti dei titoli intravisti durante lo scorso Festival lagunare. Tra questi, nella categoria “Miglior film”: “Anime nere”; “Il giovane favoloso”; e “Hungry Hearts”, già vincitore della Coppa Volpi con Alba Rohrwacher. Assieme al trittico veneziano il film di recente uscita “Mia Madre” - salvo solo per un soffio -, e “Torneranno i prati”. Tra i molti titoli italiani di pregio, la scelta dell'Accademia del Cinema quest’anno era difatti vincolata alle pellicole uscite tra aprile 2014 e aprile 2015. Nella seconda categoria più ambita, quella di “Miglior regista”, nulla cambia rispetto alla prima. Tra i candidati, nell’ordine: Francesco Munzi, Saverio Costanzo, Mario Martone, Nanni Moretti e Ermanno Olmi, ciascuno a braccetto con il proprio film. Una corsa in tandem dove a farla da padrone è un sorprendentemente favorito “Anime Nere”, che vanta ben 16 candidature totali, a fronte delle 14 per “Il giovane favoloso” e delle 10 per “Mia madre”.
Ma in gara per la prestigiosa statuetta non solo registi. Come ogni anno, molto attesa è anche la cinquina di attori ed attrici, protagonisti e non, determinati a contendersi l’ambito premio. Tra i migliori attori, posto dovuto, anzi quasi obbligato, quello per il piccolo “favoloso” Leopardi: Elio Germano. Altrettanto si potrebbe dire per Fabrizio Ferracane, protagonista in “Anime Nere”. Assieme a loro poi, tre nomi per altrettante pellicole, nonché ruoli, certamente meno impegnati e impegnativi: Alessandro Gassmann per “Il nome del figlio”; Riccardo Scamarcio per “Nessuno si salva da solo”; e Marco Giallini per “Se dio vuole”. Nella rispettiva categoria femminile troviamo piuttosto: Alba Rohrwacher per Hungry Hearts; Virna Lisi, per il suo ultimo film “Latin Lover”; l’inevitabile Margherita Buy candidata con “Mia madre”; Jasmine Trinca, anch’essa per “Nessuno si salva da solo”; e l’inarrestabile Paola Cortellesi per “Scusate se esisto!”. In lizza invece nella categoria “Miglior attrice non protagonista” troviamo: Barbora Bobulova, sempre per “Anime Nere”; Micaela Ramazzotti, anche lei come Gassmann per “Il nome del figlio”; Valeria Golino per la sua presenza nel film “Il ragazzo invisibile”; Giulia Lazzarini per “Mia madre”, e Anna Foglietta per la facile commedia “Noi e la Giulia”. Specchio al maschile della suddetta categoria, tra i “migliori” attori non protagonisti: Luigi Lo Cascio per “Il nome del figlio”; Fabrizio Bentivoglio per “Il ragazzo invisibile”; Nanni Moretti - in persona - per “Mia Madre”; e Claudio Amendola e Carlo Buccirosso, entrambi in corsa per “Noi e la Giulia”.
La cerimonia, dove vedremo avvicendarsi questi e molti altri premi, avrà luogo venerdì 12 giugno. Dal Teatro Olimpico di Roma, location in cui si terrà l’evento, alle case di migliaia di telespettatori, che potranno agevolmente assistere sia alla diretta delle 18.30 sul canale Rai Movie, che alla sua più sintetica versione in onda - in differita - su Rai Uno alle 22.50. A far da abile traghettatore, tra una statuetta e un grazie di troppo, di nuovo lui: Tullio Solenghi, che torna alla conduzione definendosi un «usato sicuro», pronto a soddisfare e riconoscere ogni esigenza, sia essa del pubblico cinematografico fremente in sala che di quello in poltrona seduto davanti allo schermo, curioso sì di sapere chi vincerà cosa, ma anche desideroso di uno spettacolo per gli occhi.
Per ulteriori informazioni: www.daviddidonatello.it
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