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Cantone: corruzione mina nostra democrazia

Per il presidente dell’Autorità Anticorruzione, che ha presentato al Parlamento la sua relazione, i piani di contrasto alla corruzione sono ancora insufficienti

La corruzione è stato «un fenomeno per troppo tempo sottovalutato» ma «i danni che essa arreca non si fermano al singolo appalto o al singolo atto ma hanno effetti sociali ampi, minano la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni, alterano il gioco democratico, distorcono la concorrenza, allontanano gli investimenti e finiscono persino per essere causa della fuga dei cervelli». Così il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone nella relazione presentata oggi al Parlamento.

Secondo Cantone, il 90% delle amministrazioni ha adottato un piano anticorruzione, ma la qualità dei documenti è in molti casi «insufficiente» per «metodo, sostenibilità ed efficacia». Ed emergono «varie criticità». Lo strumento del commissariamento degli appalti «incriminati», che è tra i poteri dell’Autorità Anticorruzione, ha dato risultati nella «applicazione concreta» e ha dimostrato che gran parte delle preoccupazioni espresse su di esso «erano ingiustificate»: la misura «è stata emessa solo in presenza di fatti oggettivi e particolarmente gravi ed ha consentito di portare a termine lavori pubblici complessi, in alcuni casi evitando anche conseguenze negative sul piano dell'occupazione. Nessun contrasto si è poi verificato con gli uffici giudiziari».

Il presidente dell’Anticorruzione sottolinea inoltre che «le prime analisi, condotte su oltre 1.300 amministrazioni evidenziano un risultato in chiaro scuro; un livello pressoché generalizzato di adozione e pubblicazione dei Ptcp, i Piani triennali per la prevenzione della corruzione (il 90% delle pubbliche amministrazioni ha, infatti, adottato il Ptcp e tra queste, più del 50% ha aggiornato il documento nell'ultima annualità) avvertiti, però, come un adempimento burocratico; la qualità dei documenti, infatti, in termini di metodo, sostenibilità ed efficacia è, in molti casi, insufficiente».

02-07-2015


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