Tagli Sanità, Lorenzin: intesa con le Regioni
È lo stesso ministro che annuncia: «Ci consentirà di compensare mancato incremento fondo». Il Veneto ha espresso parere contrario ma ha consentito l’approvazione
Alla fine c’è l’accordo con tutti (o quasi). «Intesa raggiunta con le regioni per la ripartizione dei tagli al fondo salute - è così che il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin esulta al termine della Conferenza Stato-Regioni -. L’intesa ci permetterà di compensare il mancato incremento sul fondo senza stravolgere l?impianto del patto della salute». Il Veneto ha espresso parere contrario ma ha consentito l’approvazione .
L’ammontare dei tagli su cui è stato trovato l'accordo è pari a 2,35 miliardi di euro. Secondo Lorenzin, poi, l’impianto dell’intesa «è importante perché non consentirà uno stravolgimento delle leve (capitoli di spesa, ndr), che andranno ad operare, a differenza del passato, quando si attuavano tagli lineari». In base all’accordo siglato, inoltre, dalle regioni «da ora in poi si lavorerà sulla produttività - e questo è un inizio molto importante. Tuttavia sono anche convinta che il patto vada aggiornato, verificando anche la sua piena attuazione. Avremo anche l'occasione di implementare i vari tavoli di lavoro aperti, compreso quello sulla spesa farmaceutica, sul quale ci sono meccanismi che possiamo rivedere e aggiornare dopo tanti anni al fine di rendere più fluido ed efficiente il sistema».
Come accennato l’unica regione a dirsi contraria è quella del Governatore Zaia. «Come regione Veneto abbiamo espresso il nostro no sia in Conferenza delle Regioni sia in Conferenza Salute. E anche oggi abbiamo formalizzato il nostro no». Così l’assessore alla Sanità della regione Veneto Luca Coletto. |