Omicidio di Yara, oggi Bossetti a processo
A Bergamo aula di tribunale “assediata” per l’inizio del procedimento al muratore accusato di aver ucciso la ragazzina che fu trovata cadavere in un campo a Chigonolo
Tanti curiosi e tantissimi cronisti e cineoperatori. Un vero e proprio “assedio” al tribunale di Bergamo. È questo lo scenario con cui ha avuto inizio, venerdì mattina, davanti ai giudici della Corte d’assise, il processo a Massimo Bossetti accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne che fu trovata uccisa tre mesi dopo la scomparsa in un campo di Chignolo d’Isola, il 26 febbraio del 2011.
Il muratore di Mapello ha voluto essere in aula, avendo da tempo detto che intende seguire tutte le fasi del processo. Assenti invece i genitori della ragazza uccisa, che a loro volta hanno fatto sapere che limiteranno la propria presenza solo per testimoniare. In aula non potranno esserci nemmeno la moglie del muratore arrestato né la madre che sono state citate come testimoni.
Ingenti le misure di sicurezza. In aula sono stati anche interdetti tablet e telefoni cellulari. Numerose troupe televisive che si sono posizionate fuori dal palazzo di Giustizia bergamasco già da giovedì per seguire il dibattimento. Bossetti rischia l’ergastolo per omicidio aggravato e la calunnia ai danni di un suo collega di lavoro sul quale avrebbe cercato di sviare le indagini. I suoi legali hanno presentato un elenco di 711 testi: l’obiettivo è confutare quella prova del Dna che sembra inchiodare l’uomo. |