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Ragazzina stuprata, l'uomo resta in carcere

Convalidato, a Roma, l’arresto del 31enne Giuseppe Franco, accusato della violenza nel quartiere Prati. Il giudice per le indagini preliminari: «Abuso pianificato»

Il gip Giacomo Ebner, accogliendo le richieste del pm Eugenio Albamonte, ha deciso che resta in carcere Giuseppe Franco, il militare di 31 anni accusato di aver violentato quattro giorni fa a Roma, nel quartiere Prati, una ragazzina di quindici anni. L’uomo è accusato di stupro e sostituzione di persona. Il giudice per le indagini preliminari: «Abuso pianificato».

Per il giudice, dunque, non si è trattato né di un rapporto sessuale consensuale né di un abuso dettato da un raptus: la violenza, si legge nelle due pagine dell’ordinanza, sarebbe stata pianificata. L’imputazione per sostituzione di persona, poi, si riferisce al fatto che Giuseppe Franco, avvicinando la ragazzina, si sarebbe spacciato per agente di polizia. Un’accusa che Franco respinge, dicendo di aver mostrato alla ragazza soltanto il suo tesserino militare.

Per il gip, inoltre, «si ritengono sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato». E «sussiste il pericolo di reiterazione dei reati» alla luce del fatto che Franco «sembra aver pianificato la violenza. Ha individuato una ragazza palesemente minorenne, ha esibito un tesserino per accreditarsi come rappresentante delle forze dell'ordine e ha persuaso la minore esercitando la forza solo nei momenti in cui la ragazzina tentava di ribellarsi». L’uomo ha «senz’altro ha approfittato dell’orario notturno e del luogo in cui appartarsi, da lui senza dubbio conosciuto». Per il gip Ebner sussiste anche il pericolo di fuga tenuto conto che il militare «ha cercato di far perdere le proprie tracce e che avendo fatto numerose missioni all'estero potrebbe conoscere i luoghi in cui rifugiarsi».

03-07-2015


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