Premio Nobel per la letteratura a Alexievich
Scrittrice e saggista bielorussa, ha vinto il prestigioso riconoscimento per la sua «opera polifonica, un tributo al coraggio e al dolore della contemporaneità»
La giornalista e scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievich ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. 67 anni, da tempo residente a Parigi - in esilio volontario dopo l'addio alla Bielorussia perchè si considerava perseguitata dal regime del presidente Aleksandr Lukasenko, che l'accusava di essere un agente della Cia - l'autrice ed è famosa a livello internazionale per i suoi libri reportage che con coraggio hanno svelato aspetti oscuri e ambigui dela Russia tra comunismo e postcomunismo.
Cronista e giornalista investigatrice dei principali eventi della fase finale dell'Unione Sovietica e del suo dissolvimento, dalla guerra in Afghanistan al disastro di Cernobyl, si è occupata di numerose vicende controverse, suscitando scalpore con reportage e libri. Con le sue opere tradotte in molte lingue, si è fatta conoscere in tutto il mondo. In Italia le Edizioni e/o hanno pubblicato "La guerra non ha un volto di donna", che tratta di donne sovietiche al fronte nella Seconda Guerra Mondiale, "Ragazzi di zinco" sui reduci della guerra in Afghanistan, "Incantati dalla morte" sui suicidi in seguito al crollo dell'Urss e "Preghiera per Cernobyl" sulle vittime della tragedia nucleare. Nel 2014 Bompiani ha pubblicato "Tempo di seconda mano. La vita in Russia dopo il crollo del comunismo". |