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Caterina Costantini in "LA LUPA": Teatro Planet, dal 27 novembre al 13 dicembre 2015

La lupa che eÌ donna ancora “bella e provocante”, si innamora di Nanni Lasca, bel giovane “... tenero con le donne, ma piuÌ tenero ancora del suo interesse”. Nanni che cerca per seì una migliore e piuÌ stabile posizione sociale vorrebbe, invece, sposare Mara, la figlia della Lupa. Quest’ultima, stretta sempre piuÌ da una passione devastante per il giovane pur di averlo gli concede le nozze con Mara.

Passa del tempo e Mara e Nanni hanno un bambino ed un altro eÌ in arrivo anche se tutti suppongono che l’uomo abbia continuato a vivere nel peccato con la suocera.
L’epilogo si svolge di VenerdiÌ Santo. Nanni s’eÌ confessato e si dichiara definitivamente guarito dalla potente fascinazione per la Lupa, tanto che l’intera comunitaÌ lo designa a portare lo stendardodella confraternita durante la processione. Intanto, in questa atmosfera di festosa espiazione arriva la Lupa che dopo un’ultima lite con la figlia si fa uccidere da Nanni pagando con la vita il suo tragico destino.

Il pessimismo di Giovanni Verga eÌ un pessimismo cupo e profondo che si fonda e si legittima soprattutto nella sostituzione del tempo storico col tempo etnologico segnato dal ritmo delle stagioni, dalle feste religiose e cadenzato letterariamente dai proverbi.
Un tempo circolare che ritorna su se stesso senza presupporre alcuno sviluppo e alcun progresso. All’interno di esso una comunitaÌ “tutta natura” distingue dal lavoro le pause ludiche dove le piccole trasgressioni possono e devono esplodere per essere meglio controllate. EÌ qui che la “Lupa”, femmina dalla sessualitaÌ esuberante, cerca di placare i suoi appetiti corteggiando gli uomini e turbando gli equilibri dell’eremo rurale dove pulsa (sembra credere Verga) l’ultimo rantolo d’onestaÌ antica.

Chiaro eÌ che qualcuno dovraÌ farsi carico di liberare la comunitaÌ dal pericolo costituito da questa femmina, toccheraÌ a Nanni Lasca, proprio come l’eremita del racconto, salvare la comunitaÌminacciata.
Una vera e propria discesa agli inferi quella di Nanni con un finale catartico mediante il sangue fatto versare alla Lupa che salva tutti e ripristina il vecchio ordine temporaneamente squilibrato.L’esotismo della protagonista, la ferocia primitiva in cui si consuma il dramma essenzialmente passionale non riescono a nascondere i meccanismi e le logiche meschine di scalata sociale del Nanni Lasca. L’arrivismo e la scaltrezza del giovane Nanni fanno rientrare in gioco il tempo storico precedentemente espulso dall’universo verghiano contaminando il rassegnato e rassicurante tempo etnografico.

A parte questo, un’ultima riflessione eÌ d’obbligo sull’enorme personaggio di gna’ Pina. Recuperando nella messa in scena gli umori ben piuÌ potenti della novella (novella che rivela un Verga maggiore), grande ci appare questa donna che in un impeto di ferina naturalezza “sceglie” di morire. La Lupa si fa ammazzare lasciando alla comunitaÌ una pesante ereditaÌ, quella cioeÌdell’insensatezza di ogni agire umano. Ella, morendo, copre tutti e tutto di una luce tragica e nera.
La Compagnia Teatrale “PLANET PRODUCTION” presenta:
CATERINA COSTANTINI
in
LA LUPA
di G. VERGA
con
Caterina Costantini, Vita Rosati, Francesco Gargiulo, Gianni Stroppa, Eugenio Di Folco, Giulia Marcaccio, Viviana Franco, Alessandra Cedrone, Barbara Dominoni, Fabio Svaluto Moreolo.
Musiche: Eugenio Tassitano
Teatro Planet, Via Crema 14 - Roma
27 e 28 novembre ore 21:00
30 novembre ore 18:00
3 - 4 - 5 dicembre ore 21:00
6 dicembre ore 18:00
10 - 11- 12 - 13 dicembre ore 21:00

27-11-2015


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