Usa, assaltata clinica abortista: tre morti

Le vittime sono un poliziotto e due dipendenti. L’uomo, 59enne che farebbe parte del Ku Klux Klan, è stato arrestato dopo aver tenuto in ostaggio 150 persone

Ha fatto 3 morti e 9 feriti, tenendo anche sotto sequestro 150 persone, prima di essere arrestato. La strage in una clinica che pratica aborti. A perdere la vita due civili ed un agente di polizia nell'assedio durato cinque ore alla Planned Parenthood a Colorado Springs. Il killer, un bianco di nome Robert Lewis Dear, 57 anni - stando a fonti locali forse vicino al Ku Klux Klan -, armato di kalashnikov ha fatto irruzione nell’edifico sparando all’impazzata e poi ha preso in ostaggio diverse persone.

Lewis Dear - descritto con capelli rasati, pantalori mimetici di foggia militare, un trench e un cappellone - è entrato nella clinica, dopo aver parcheggiato la sua auto poco lontano, forzando in qualche modo il servizio di sorveglianza all’ingresso e si è subito messo a sparare. Il primo a cadere è stato l’agente di polizia Garrett Swasey, 44 anni, accorso dopo essersi accorto della comparsa dell’uomo armato. Successivamente Dear si è asserragliato dentro i locali, prendendo gente in ostaggio. Le forze dell’ordine hanno seguito gli spostamenti dell’uomo tra le varie stanze guardando i monitor di sicurezza. Poi hanno ingaggiato i conflitti a fuoco.

L'uomo, solo dopo ore, come accennato, si è arreso alla polizia. La clinica di Colorado Springs è stata teatro di proteste nel corso degli anni e l’attuale edificio era stato trasformato in una sorta di «fortezza», riferiscono testimoni locali, protetto da guardie ma non sufficienti a fermare quest’uomo. Ad agosto l’ultima manifestazione davanti la clinica con centinaia di persone che hanno picchettato la struttura. Dal 1977 almeno 8 dipendenti di cliniche in cui si praticavano aborti sono stati uccisi negli Usa.