Stagione iconica al Vittoriano
Dal 15 aprile due mostre da non perdere: una bellissima retrospettiva dedicata al grande artista dell’Art Nouveau Alphonse Mucha e una sorprendente rassegna di 380 bambole della mitica Barbie
Il fascino femminile e senza tempo, è questo il fil rouge che lega le due interessanti mostre al Vittoriano: la prima retrospettiva dedicata ad Alphonse Mucha (dal 15 aprile all’11 settembre) e una variopinta rassegna di Barbie (dal 15 aprile al 30 ottobre), la bambola ormai considerata un mito.
Alphonse Mucha (1860-1939) fu il genio dell’Art Nouveau il cui stile inconfondibile gli valse la definizione del “più grande artista decorativo del mondo”. Personalità poliedrica ed eclettica, Mucha è stato anche uno sperimentatore di stili diversi e il suo estro si espresse ben oltre gli originali manifesti, declinandosi anche nella realizzazione del gioiello, nella fotografia, nel disegno e nelle linee sinuose di preziosi arredi. Fermamente convinto nel potere comunicativo dell’arte, Mucha era anche un “filosofo e un pensatore”, così come ha sottolineato Tomoko Sato, curatrice dal 2007 della Fondazione a lui dedicata. In mostra oltre 200 opere tra dipinti, disegni, manifesti, opere decorative e studi preparatori agli arredi della Boutique Fouquet. Un percorso affascinante in cui nell’eleganza delle linee l’artista ceco esprime anche una visione modernista ed originale di quel gusto profondamente europeo che ha saputo interpretare al meglio. Sei sono le sezioni della rassegna nelle quali confluiscono le sue differenti “anime”, da quella cosmopolita a quella filosofica fino a quella profondamente e sinceramente patriottica. Straordinario creatore “per il grande pubblico”, Mucha è noto ai più per i magnifici manifesti pubblicitari il cui inconfondibile stile ne ha fatto dei veri e propri capolavori. La grande attrice Sarah Bernhardt è stata una delle sue muse e il manifesto di Gismonda rappresenta il punto di partenza della fama dell’artista.
Dalle donne della Belle Époque si passa, attraverso un corridoio rosa shocking, alle donne della seconda metà del Novecento con la sorprendente rassegna dedicata alla bambola Barbie. Qualcosa di più di un semplice “giocattolo”, Barbara Millicent Roberts (questo il suo nome per intero) è un’icona globale nata nel marzo del 1959 e, da ben 57 anni, il suo fascino intramontabile ha seguito i cambiamenti del mondo diventando specchio dell’immaginario occidentale e non solo. La Barbie “ha resistito al tempo e alle mode restando sempre up to date” come ha sottolineando Massimiliano Capella, curatore della mostra che ha spiegato in che modo questa bambola si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della nostra società. Sono 380 i modelli che si possono ammirare e che comprendono molti strepitosi pezzi d’epoca fino ad arrivare ai nuovi modelli della serie “Barbie Fashionista” con le “Curvy, Tall e Petit” che riproducono le diverse corporature femminili. Anche se è nata come modella questa bionda californiana ha intrapreso, dal ’59 ad oggi, oltre 150 professioni seguendo il suo motto di vita: “You Can Be Anything”. Particolarmente originale è, tra le cinque sezioni a lei dedicate, la “Barbie Divas” che racconta i differenti modi in cui questa la bambola si è confrontata con le eroine dei suoi tempi: dal fumetto (Wonder Woman e Cat Woman) al cinema dove ha interpretato la classe di “divine” come Audrey Hepburn, Liz Taylor o Grace Kelly, solo per citarne alcune. Un’icona, insomma, dal fascino senza tempo che rappresenta la bellezza e la magia del mondo dei sogni, gli stessi che accomunano bambini e adulti. Sempre e ovunque.
Complesso del Vittoriano Via San Pietro in Carcere – Fori Imperiali Roma
Alphonse Mucha 14 aprile- 11 settembre 2016
Barbie The Icon 15 aprile – 30 ottobre 2016
Info e prenotazioni www.ilvittoriano.com 06 8715111 |