METEO
BORSA
25/04/2024 10:31
Zalando
ECONOMIA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale

Presidente degli industriali: ripresa non c'è

Alle imprese il leader Boccia chiede di essere meno «bancocentriche». E sul referendum: «Ci battiamo dal 2010 per superare il bicameralismo perfetto e riformare Titolo V»

Nel suo primo intervento pubblico dopo la nomina a presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia ha fatto il quadro della situazione economica del Paese, parlando di «una risalita modesta, deludente», che rende la crescita imperativa per le imprese: «Crescere deve diventare la nostra ossessione... Piccolo non è bello in sé, ma è solo una fase della vita dell’impresa».

Secondo il neo presidente degli industriali, per crescere serve più produttività, unica strada per salari più alti. Per questo, chiusi i rinnovi contrattuali, il confronto coi sindacati riprenderà avendo «come bussola lo scambio salario/produttività, e sarebbe opportuno che le nuove regole fossero scritte dalle Parti sociali e non dal legislatore». Confindustria chiede poi ai sindacati di aprire il confronto sullo scambio tra salari e produttività, mentre al governo chiede di ridurre le tasse su lavoro e impresa e alle stesse aziende di crescere aprendosi al capitale di rischio e di essere “meno bancocentriche”, avere come obiettivo la raccolta «di capitale adeguato ai piani di crescita aziendali: più capitale di rischio e meno capitale di debito».

Spiega Boccia: «L’ingresso di un fondo di private equity nel nostro capitale è un’opportunità», e dunque gli imprenditori non devono temere di perdere il controllo delle proprie aziende. Confindustria chiede anche al governo «di spostare il carico fiscale, alleggerendo quello sul lavoro e sulle imprese e aumentando quello sulle cose. Serve una politica fiscale a sostegno degli investimenti, a partire da quelli in ricerca e sviluppo. Il credito d’imposta previsto dal governo va potenziato superando la logica incrementale», chiedendo altresì il rinnovo del superammortamento sui macchinari.

Il neopresidente, infine, mostra apprezzamento per il lavoro fatto dal governo sulle riforme, «la strada obbligata per liberare il Paese dai veti delle minoranze e dei particolarismi”. «Confindustria si batte fin dal 2010 per superare il bicameralismo perfetto e riformare il titolo V della Costituzione. Con soddisfazione, oggi, vediamo che questo traguardo è a portata di mano», agiunge Boccia, senza sbilanciarsi comunque sulla decisione dell’associazione sul referendum costituzionale al Consiglio Generale del 23 giugno.

26-05-2016

Linear

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy