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La mostra "Street Art - Banksy & Co." chiude con 42mila visitatori di cui 34mila paganti

Ieri è stato l’ultimo giorno di apertura per la mostra "Street Art. Banksy and Co." a Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna che – dopo 101 giorni - ha concluso il periodo d’esposizione registrando un’affluenza complessiva di 42mila visitatori di cui 34mila paganti.

Così, ancora una volta, Bologna si conferma una delle indiscusse capitali culturali a livello nazionale dando grande rilevanza al panorama della creatività contemporanea.
Con la mostra "Street Art. Banksy and Co." dedicata al fenomeno sempre crescente dell’arte urbana, si è voluto contribuire al vivo dibattito internazionale che da anni interessa la comunità scientifica in merito alla salvaguardia, conservazione e trasmissione di tali testimonianze e del loro valore artistico e culturale.
La mostra ha raccontato, per la prima volta in Italia, le influenze sulle arti visive che la street art ha avuto e continua ad avere - passando da quell’estetica che nacque a New York negli anni ‘70 alle opere di grandi artisti di oggi - per creare un percorso di assonanze tra le diverse produzioni e spiegare il modo in cui sono state recepite dalla società.

“Siamo davvero soddisfatti del grande successo di pubblico e di critica: tanti sono stati i visitatori, giornalisti, critici d’arte che sono venuti a visitare la mostra da tutto il mondo. Molto numerosi sono stati i giovani. – ha dichiarato Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genus Bononiae – L’esposizione ha finalmente aperto un dibattito vivo e accesso su temi più che mai attuali, dalla conservazione alla salvaguardia delle opere dei writers, dal ruolo delle istituzioni a quello dei musei nei confronti del monopolio dei contro cultori, spesso falsi cultori, al diritto di ogni cittadino di operare in positivo e nel rispetto di tutte le regole per la tutela di questa arte e, quando possibile, di ciò che essa ha saputo produrre, tutti quesiti che abbiamo cercato di approfondirle sia attraverso la mostra, sia attraverso le conferenze con relatori illustri e provenienti da vari Paesi, che abbiamo ospitato a Palazzo Pepoli.
L’auspicio è che il dibattito culturale nato in quest’occasione possa proseguire generando confronto e discussioni, anche per confermare alla città di Bologna il ruolo centrale d’avanguardia sulle tematiche relative all’urban art, così come lo è stato nel recente passato”.

I co-organizzatori si dichiarano soddisfatti: “Considerando il target di pubblico a cui si rivolge una mostra sulla street art – afferma Iole Siena di Arthemisia Group – i numeri sono di tutto rispetto. Il risultato interessante è stato quello di portare tantissimi giovani a visitare anche il Museo della Storia di Bologna; molti di essi non erano mai entrati a Palazzo Pepoli, che è visto ancor più come un’importante sede di fruizione culturale e si chiedono notizie sul prossimo appuntamento”.

La mostra, ospitata nelle bellissime sale di Palazzo Pepoli - Museo della Storia di Bologna, è stata prodotta e organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia Group, ed è stata curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran.

28-06-2016

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