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Iraq, al-Abadi: «Libereremo Mosul dall'Isis»
Al via la lungamente attesa offensiva per liberare la seconda città del Paese controllata dallo Stato Islamico. In Siria riconquistate le città di Dabiq e Soran
 Il premier iracheno Haider al-Abadi ha annunciato, con un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione, l'inizio dell'offensiva per liberare Mosul, la seconda città del Paese controllata dallo Stato Islamico. «L'ora della vittoria è arrivata e le operazioni sono iniziate» ha detto nel discorso, rivolto principalmente ai civili residenti nella città sunnita, dove abitavano 2 milioni di persone prima del conflitto e prima della fuga di gran parte della popolazione appartenenti ad altre religioniò.
Al-Abadi ha affermato anche che questa battaglia sarà decisiva per la lotta contro l'Is che sarà scacciato dall'Iraq entro la fine dell'anno. «Molto presto saremo insieme a voi a sventolare la bandiera dell'Iraq, dobbiamo venire da voi e salvarvi dal terrorismo», ha detto ancora il premier, assicurando alla popolazione di Mosul che solo l'esercito regolare e la polizia entreranno nella città, rassicurando la popolazione quindi che le controverse milizie sciite, che hanno avuto un ruolo chiave nell'offensiva del governo, non entreranno in città. «Presto, se Dio vuole, noi ci incontreremo sul suolo di Mosul per festeggiare la sua liberazione insieme - ha concluso il premier - e noi riprenderemo a vivere insieme, tutte le religioni e tutte le sette, in uguaglianza, amandoci e cooperando tra di noi».
Domenica l'esercito siriano libero (Fsa), una delle forze di opposizione a Bashar al-Assad appoggiate dalla Turchia, ha riconquistato le città di Dabiq e Soran, controllate fino ad ora dall' Isis, a nord di Aleppo. Ad annunciarlo era stata la Cnn Turk (citando l'Anadolu) con un tweet. Pare che i ribelli siriani abbiano riconquistato il villaggio di Dabiq con il sostegno dell'artiglieria e dell'aviazione turche, la cui frontiera dista soli 10 chilometri. La zona era stata abbandonata dalle truppe irregolari del Califfo ancora prima dell'offensiva, adesso gli uomini dell'Esercito siriano libero stanno sminando le case e le strade. |
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17-10-2016
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