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Primi profughi lasciano Calais, via a sgombero
Alle 6:15 circa sono giunti i primi autobus nell'insediamento nel nord della Francia dove vivono da 18 mesi fra i 6.400 e gli 8.300 migranti: ad aspettarli c'erano già centinaia di persone
È iniziato in mattinata, poco dopo le 6, lo sgombero della "Giungla" di Calais. All'alba sono giunti i primi autobus nell'insediamento nel nord della Francia dove vivono da 18 mesi fra i 6.400 e gli 8.300 migranti: ad aspettarli c'erano già centinaia di persone, arrivate in una sorta di grande hangar noleggiato per l'occasione dalle autorità, che si trova a circa 300 metri dalla bidonville.
Il quotidiano francese Le Figaro scrive che 1.250 poliziotti sono stati mobilitati per garantire la sicurezza durante le operazioni di evacuazione, che secondo le previsioni dovrebbe durare una settimana. Polizia in tenuta anti-sommossa controlla le operazioni, dopo che nella notte piccoli gruppi di migranti hanno dato fuoco ai bagni e lanciato pietre contro le forze di sicurezza per protestare contro lo sgombero. I migranti non sanno ancora dove verranno trasferiti, ma intanto i residenti dei comuni che dovranno accoglierli - Allex, Saint-Denis-de Cabanne, San Brevin, sono quelli citati dal giornale - hanno protestato in tutto il Paese contro il loro arrivo. Ma non tutti vogliono rimanere in Francia. Come Ehsan, un afgano di 20 anni, scrive la corrispondente del Guardian, che sta per partire per l'Italia, dove era arrivato mesi fa prima di proseguire per la Francia. |
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24-10-2016
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