METEO
BORSA
25/04/2024 17:51
Zalando
ESTERI
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Il presidente Obama grazia Chelsea Manning

L'analista dell'esercito americano è stata condannata a 35 anni di carcere militare come gola profonda di Wikileaks nel 2010 e che intanto ha cambiato sesso

A tre giorni dalla fine del suo mandato, Barack Obama commuta la pena a Chelsea Manning, 29 anni, l'analista dell'esercito americano condannato a 35 anni di carcere militare come gola profonda di Wikileaks nel 2010 e che il giorno successivo alla sentenza ha annunciato di voler cambiare sesso. Manning quindi uscirà di prigione il 17 maggio prossimo, anzichè nel 2045, dopo oltre sei anni di carcere.

Quella di Manning inoltre era una pena senza precedenti in casi analoghi nella storia Usa e il suo caso aveva contribuito a smascherare abusi e menzogne durante la guerra americana in Afghanistan e in Iraq. L'amministrazione Obama era finita sotto pressione dopo i due tentativi di suicidio di Manning, il suo sciopero della fame per cambiare sesso, i recenti appelli della talpa del Datagate Edward Snowden e soprattutto dello stesso fondatore di Wikileaks, Julian Assange, che si è detto pronto a consegnarsi alle autorità Usa in caso di grazia: una promessa ora tutta da verificare. Lo scorso 10 novembre, qualche settimana dopo aver tentato il suicidio per la seconda volta in carcere, Manning aveva presentato ad Obama una domanda per la commutazione della pena. «Non chiedo la grazia - aveva scritto - solo di essere rilasciata dalla prigione dopo aver scontato sei anni in isolamento. Non intendo danneggiare gli interessi degli Stati Uniti o di alcun militare».

Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, prima della notizia, aveva spiegato che «Chelsea Manning ha subito un procedimento della giustizia militare, è stata esposta ad un processo, è stata riconosciuta colpevole, condannata per i suoi crimini e ha riconosciuto i suoi illeciti. Snowden invece è scappato nelle braccia di un avversario e ha cercato rifugio in un Paese che recentemente ha fatto uno sforzo concertato per minare la fiducia nella nostra democrazia», cioè la Russia, ha proseguito.
18-01-2017


Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy