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«Scandalo divario tra poveri e pochi ricchi»

Alla celebrazione pasquale, iniziata col rito del «Resurrexit», hanno preso parte in piazza San Pietro fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo

«Scandalo divario tra poveri e pochi ricchi». Questo l'ammonimento di Papa Francesco, entrato in processione in Piazza San Pietro, dove in mattinata, sotto un cielo che via via si è parzialmente coperto fino a piovere, sul sagrato della basilica vaticana, ha presieduto la solenne celebrazione della messa del giorno di Pasqua.

Alla celebrazione, iniziata con il rito del «Resurrexit», hanno preso parte fedeli romani e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Il Santo Padre, che non ha tenuto l'omelia poiché alla messa fa seguito la Benedizione «Urbi et Orbi» con il Messaggio pasquale, davanti ad una piazza completamente gremita e addobbata con ricche decorazioni floreali provenienti anche quest'anno dall'Olanda, è tornato a denunciare le ingiustizie del mondo in una lettera inviata al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, per l'inaugurazione del Santuario della Spogliazione nella chiesa di Santa Maria Maggiore, antica cattedrale di Assisi. I poveri, ha scritto Franesco,
sono «testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza e pretendono di determinare i destini dell'umanità. Purtroppo, a duemila anni dall'annuncio del vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di 'inequità globalè e di "economia che uccide"».

Il nuovo Santuario assisano, aggiunge il Pontefice, «nasce come profezia di una società più giusta e solidale, mentre ricorda alla Chiesa il suo dovere di vivere, sulle orme di Francesco, spogliandosi della mondanità e rivestendosi dei valori del Vangelo». Per il primo Papa che ha preso il nome del 'poverello di Assisì, «la spogliazione è un mistero di amore! Essa non dice disprezzo per le realtà del mondo. E come potrebbe? Il mondo viene tutto dalle mani di Dio. Francesco stesso ci invita, nel Cantico di Frate Sole, a cantare e a custodire la bellezza di tutte le creature. La spogliazione - sottolinea - ci fa fruire di esse in modo sobrio e solidale, con una gerarchia di valori che mette l'amore al primo posto. Ci si deve spogliare, in sostanza, più che di cose, di sé stessi, mettendo da parte l'egoismo che ci fa arroccare nei nostri interessi e nei nostri beni, impedendoci di scoprire la bellezza dell'altro e la gioia di aprirgli il cuore».

«Questa è la festa della nostra speranza, la celebrazione della certezza che niente e nessuno potranno mai separarci dall'amore di Dio», aveva invece twittato nella notte il Pontefice dal suo profilo Pontifex in nove lingue.
16-04-2017

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