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Ong, il caso del procuratore Zuccaro al Csm
Continua lo scontro. Il magistrato prima ha detto in tv che «alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti», poi ha cercato di aggiustare il tiro
«A mio avviso alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga». A dirlo giovedì è stato Carmelo Zuccaro, procuratore di Catania, a proposito delle polemiche sollevate in questi giorni dall'inchiesta aperta dal suo ufficio. E ora il caso finisce davanti al Consiglio Superiore della Magistratura.
«Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l'economia italiana per trarne dei vantaggi», ha detto inoltre Zuccaro. Intervistato, alla domanda sui possibili allarmismi Zuccaro risponde: «Se l'informazione è corretta questo corto circuito non si può creare salvo per effetto di persone che vogliono creare confusione». Poi dopo le polemiche provocate dalle sue dichiarazioni precisa: «Sono ipotesi, non ci sono prove». Sulla questione interviene poi anche il ministro della Giustizia e candidato alle primarie Pd Andrea Orlando a Repubblica tv: «Spero che la procura di Catania parli attraverso le indagini, gli atti, perché credo sia il modo migliore. Se il pm ha elementi in questo senso faremo una valutazione. In generale, non è giusto ricostruire la storia delle Ong come la storia di collusi con i trafficanti, è una menzogna».
Ora, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, interpellato sulle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro in tema di ong e migranti, sottolinea che «dopo aver sentito i capi di corte e il presidente della prima commissione, Giuseppe Fanfani, sottoporrò il caso all'esame del comitato di presidenza alla prima seduta utile fissata per mercoledì 3 maggio». Gelo del governo sul procuratore: «Spero che la procura di Catania parli con gli atti», ha detto venerdì Orlando. «Evitare generalizzazioni», ha affermato il titolare dell'Interno, Marco Minniti.
Ancora all'attacco Di Maio: «Le Ong devono seguire i protocolli di ingaggio di Triton e Sophia, cioè delle navi della Marina Militare: arretrare, tornare nel canale di Sicilia, poi, quando vengono lanciati i mayday, si interviene. Se andiamo a prendere i migranti, a portata di acqua-scooter, a 8 miglia nautiche dalle coste libiche, non si tratta di salvataggi. Voglio salvare le vite nel Mediterraneo - aggiunge - ma non stimolare l'esodo, perché abbiamo fatto un altro record di migranti in Italia, che ci costano 5 miliardi di euro all'anno di business sull'immigrazione da parte di cooperative e società».
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27-04-2017
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