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Livorno, i morti sono 7. Ancora un disperso
Il corpo di Martina Bechini ritrovato a 2 km dalla sua abitazione travolta dall’acqua. All’appello manca ancora un uomo. Intanto il maltempo si sposta al sud
 Il giorno dopo il violento nubifragio che ha travolto Livorno, con un bilancio catastrofico di sei vittime, tra cui un'intera famiglia, è stato trovato nel pomeriggio il corpo di uno dei dispersi. Si tratta di Martina Bechini, 34 anni, moglie di Filippo Meschini, che si è salvato.
Il corpo della giovane donna dispersa a Livorno è stato ritrovato in un giardino privato invaso dal fango nella zona di Antignano, non distante dal Rio Ardenza. Il ritrovamento è avvenuto attorno alle 16.30. Continuano le rierche dell'ultimo disperso, Gianfranco Tampucci, 67 anni.
Cinque i cadaveri che sono stati trovati domenica nella zona di Monterotondo, non lontano da Montenero, sulle colline di livornesi. Nella zona si sono verificate frane e smottamenti. Le vittime sono state individuate dai vigili del fuoco, una in via della Fontanella sotto Montenero, e quattro in via Nazario Sauro in città a Livorno: si tratta di una bambina, i genitori e il nonno. I quattro si trovavano nel seminterrato della loro villetta e non hanno avuto scampo, ha raccontato un testimone a RaiNews24. Nella stessa zona anche tre dispersi, tra i quali una ragazza. I vigili urbani segnalano inoltre una vittima in un incidente stradale avvenuto durante il nubifragio. Nella notte tra le 2 e le 4 sono caduti sulla città di Livorno oltre 250 mm di pioggia. Un forte nubifragio che ha comportato l'esondazione di fiumi travolgendo la città.
Il sindaco Nogarin raccomandava alla popolazione di non recarsi nelle zone della città maggiormente colpite per consentire il più agevole e possibile svolgimento degli interventi di soccorso: zona di Montenero, Collinaia, Quercianella e Stagno. E spiega: «Le onde di piena hanno fatto tracimare molti fiumi, molte famiglie sono state letteralmente travolte. L'allerta meteo non lasciava presagire quanto è accaduto». Poi però attacca: «Non ci aspettavamo questa situazione perchè l'allarme dato dalla Protezione civile era arancione, invece ci siamo svegliati così. Dobbiamo smettere di gestire le situazioni per emergenze - aggiunge - invece dobbiamo porci su un piano di prevenzione». |
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11-09-2017
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