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Arriva la Legge di Bilancio da 20 miliardi

Il premier sulla legge di Bilancio: «Sarà manovra snella, stop a aumento Iva. Pensioni, rispettiamo legge in vigore». Sì all’obbligo del Bancomat per i commercianti

In Consiglio dei ministri via libera alla Legge di Bilancio: la Manovra da 20 mld è stata infatti varata da Palazzo Chigi. Nel testo, incentivi agli investimenti, rinnovo del contratto degli statali, decontribuzione per le assunzioni stabili dei giovani, rafforzamento del reddito di inclusione. Confermato l'ecobonus, rimandata al 2019 la fatturazione elettronica tra privati.

La Legge di Bilancio, definita dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan "efficace e compatta", si incardinerà su poche grandi misure, anche perché gran parte delle risorse saranno assorbite dall'eliminazione della clausola di salvaguardia sull'Iva. Tra i provvedimenti cè il blocco dell'aumento dell'Iva previsto per il 2018. È questa la misura che assorbirà la maggior parte delle risorse della manovra. Il costo complessivo dell'operazione e di 15,7 miliardi di euro. Arrivano anche i soldi per i contratti degli statali. Uno dei capitoli della manovra sarà infatti dedicato allo stanziamento dei fondi per permettere l'aumento da 85 euro delle buste paghe dei dipendenti pubblici. Lo stanziamento dovrebbe essere di 1,6 miliardi, ma secondo alcune fonti potrebbe salire fino a 1,9 miliardi di euro. A crescere sarebbero anche gli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici, e quelli dei professori.

Previsti anche contributi ridotti del 50% per tre anni per le imprese che assumeranno giovani fino a 29 anni (lo sgravio sarà del 100% per le imprese del Sud), mentre per favorire le donne si pensa ad uno 'sconto' sull'Ape social di 6 mesi per figlio, per un massimo di 2 anni. Per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione il governo punta a mettere sul piatto 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Parte della maggioranza insiste anche per interventi a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica, ma non è detto che nel testo iniziale del ddl possano trovare spazio.
Torna infine l'ecobonus: sarà confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po' più basso (al 50% anziché al 65%) per le finestre o le caldaie a condensazione. Per quanto riguarda invece la web tax - intervento sui redditi dei giganti di internet - dovrebbe essere aggiunta in Parlamento. Stesso dicasi per i correttivi allo spesometro e per gli incentivi all'utilizzo del Pos.

Il via libera del Consiglio dei ministri è arrivato nel pomeriggio. «Mesi fa si parlava in rapporto a questa sessione di bilancio di lacrime e sangue, di una situazione che non si sapeva come sarebbe stato possibile affrontare, abbiamo io credo invece una manovra snella, utile per la nostra economia - ha detto sì il premier Paolo Gentiloni dopo il sì alla manovra -. Il nostro primo obiettivo era quello di evitare aumenti dell'Iva e l'introduzione di nuove tasse, gabelle, accise, obiettivo che abbiamo raggiunto, impegno che è stato mantenuto». «C'è una legge in vigore e rispetteremo la legge in vigore», ha poi proseguito il premier rispondendo a una domanda sull'età pensionabile, negando quindi che possa essere bloccata la crescita automatica dell'età pensionabile come previsto dalla legge Fornero all'aumento dell'aspettativa di vita. In pratica nonverrà fermato, come chiesto invece dai sindacati, lo scatto che dal primo gennaio 2019 porterà l'età pensionabile da 66 anni e sette mesi a 67 anni. In manovra «ci sono diverse misure, 3 o 4, che riguardano forme di incentivazione degli anticipi pensionistici, l'ape sociale, condizioni particolari delle lavoratrici in Ape sociale, condizioni particolari dei contratti a termine negli anticipi ed altri ancora più specifici», ha precisato ancora Gentiloni.
16-10-2017


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