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Terremoto al confine tra Iraq e Iran: centinaia di morti
Magnitudo di 7,2. Quattordici le province iraniane colpite dal sisma. Tra le cittadine più colpite quella di Ghasr-e Shirin, appena al di là del confine con l'Iraq
È salito a oltre 320 morti e più di 2.500 feriti il bilancio delle vittime in Iran del devastante terremoto di magnitudo 7,2 che domenica sera si è registrato nella zona al confine con l'Iraq. Lo hanno reso noto le autorità iraniane. Nella notte una scossa del 6,7, seguita da altre due di magnitudo appena inferiore, è stata registrata anche in Costa Rica. Sisma del 6,1 nel Mar del Giappone.
Subito dopo la scossa, i social network di tutti questi Paesi sono stati invasi da video con scene di panico, con la gente che si è riversata nelle strade in preda al terrore. La forte scossa, avvenuta poco dopo le 21 (le 19 in Italia), fanno sapere gli esperti, ha avuto epicentro in territorio iracheno, nella provincia curda di Sulaymaniyya, a una profondità di quasi 40 km. Così violenta da essere avvertita in tutta la regione, da Israele fino al Pakistan, passando per la Turchia, gli Emirati Arabi uniti, il Kuwait, il Libano. I soccorritori sono al lavoro per cercare di salvare i tanti ancora dispersi. «L'obiettivo è di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie», ha detto la Guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, citato dall'agenzia Irna, in un messaggio al Paese. L'ayatollah ha chiesto l'intervento di Esercito e Pasdaran.
L'Unità di crisi della Farnesina è sin dai primi momenti al lavoro per verificare l'eventuale presenza di italiani nell'area. Su Twitter si «ricorda il numero della sala operativa dell'Unità di crisi, attiva h24: +390636225», per raccogliere segnalazioni e richieste di assistenza da parte di eventuali connazionali coinvolti. |
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13-11-2017
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