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Gazzetta Ufficiale
Strasburgo, udienza su incandidabilità di Berlusconi

Folla alla Corte europea dei diritti umani dove si discute il ricorso presentanto dall'ex premier contro la sua decadenza da senatore in base alla legge Severino

In mattinata, prima udienza alla Corte Europea dei diritti umani sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi nel 2013 contro l'applicazione della legge Severino. La Grande Camera della Corte, chiamata a decidere, avrà tempo dieci mesi per la sentenza.

Cinquecentocinquanta le persone accreditate per l'udienza
sull'incandidabilità del leader di Forza Italia, di cui una quarantina di giornalisti, in gran parte italiani ma anche da Francia, Germania e altri Paesi europei. Ma ci sono anche gruppi di studenti, avvocati e giuristi da tutta Italia e dall'estero.

«Ci sono “validi motivi” per considerare il divieto a Berlusconi di ricoprire incarichi pubblici come una violazione dei suoi diritti» aveva più volte ribadito alla vigilia dell'udienza Andrea Saccucci, avvocato dello staff difensivo di Berlusconi nella causa a Strasburgo.

In Aula,
il rappresentante del governo, Maria Giuliana Civinini, ha dichiarato che «il governo italiano ha rispettato la Convenzione dei diritti dell'uomo, nessuna violazione può essergli attribuita. Il diritto è stato scrupolosamente rispettato. La decisione della decadenza non è stata arbitraria - ha aggiunto - è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti" del leader di Forza Italia».

L'avvocato Edward Fitzgerald, rappresentante del leader di FI, ha replicato:
«La decisione di far decadere Berlusconi dalla sua carica di senatore è stata una sanzione penale ed è il risultato arbitrario, sproporzionato e inappellabile di una decisione presa della maggioranza del Senato (192 voti contro 114), cioè dei suoi avversari politici. Non era giustizia ma ma un anfiteatro romano in cui una maggioranza di pollice versi o pollici in alto decidono se uno va su o giù». Inoltre, ha aggiunto, «la Legge Severino non prevede dei criteri chiari e obiettivi sulla decadenza di un parlamentare in carica, e dunque l'attuazione di questa sanzione è arbitraria, come dimostra il fatto che non è stata applicata allo stesso modo ad Augusto Minzolini».

Berlusconi si mostra sereno e in un'intervista a La Reubblica dice:
«È stata un'attesa davvero lunga, durata cinque anni. Ma in queste ore sono sereno e soprattutto fiducioso. Mi aspetto che in tempi contenuti la Corte accolga il mio ricorso. Il mio ruolo nella prossima campagna elettorale è comunque già chiaro: indipendentemente dalla candidabilità, sarò in campo per portare il centrodestra al governo del Paese».
22-11-2017

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