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«I politici che fomentano paure seminano la violenza razzista»
Messaggio di Papa Francesco in occasione della 51.ma Giornata Mondiale della Pace: «Combattere quanti favoriscono il timore nei confronti dei migranti a fini politici»
«Quanti fomentano la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché costruire la pace, seminano violenza, discriminazione razziale e xenofobia, che sono fonte di grande preoccupazione per tutti coloro che hanno a cuore la tutela di ogni essere umano». Così Papa Francesco nel suo Messaggio per la 51.ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebra il 1° gennaio 2018 sul tema: Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace. Francesco, che fin dal suo primo viaggio a Lampedusa, nel luglio del 2013, ha mostrato di avere particolarmente a cuore «gli oltre 250 milioni di migranti nel mondo, dei quali 22 milioni e mezzo sono rifugiati», ha denunciato il fatto che «in molti Paesi di destinazione si è largamente diffusa una retorica che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o l'onere dell'accoglienza dei nuovi arrivati, disprezzando così la dignità umana che si deve riconoscere a tutti, in quanto figli e figlie di Dio». «In molti Paesi di destinazione - denuncia il Papa nel testo reso noto oggi - si è largamente diffusa una retorica che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o l’onere dell’accoglienza dei nuovi arrivati, disprezzando così la dignità umana che si deve riconoscere a tutti, in quanto figli e figlie di Dio». Il Papa, parlando dei migranti, sottolinea la necessità di sviluppare politiche di accoglienza. «Offrire a richiedenti asilo, rifugiati, migranti e vittime di tratta una possibilità di trovare quella pace che stanno cercando, richiede una strategia che combini quattro azioni: accogliere, proteggere, promuovere e integrare», dice il Papa che poi sottolinea«l'esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale, di non respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze, e di bilanciare la preoccupazione per la sicurezza nazionale con la tutela dei diritti umani fondamentali». |
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24-11-2017
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