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Attentato in Sinai, morti salgono a 305
Aggiornamento sabato mattina. Il commando era composto da 25-30 uomini, arrivati «a bordo di cinque vetture 4x4», precisa una nota. Alcuni di loro sono stati uccisi
Sono 305 le persone massacrate nella moschea sufi di al Rawdah, in Egitto. Lo riferisce un comunicato della Procura generale egiziana che cita il Dipartimento della sicurezza del Sinai settentrionale. Il commando, che sventolava «la bandiera dell'Isis», era composto da 25-30 uomini arrivati «a bordo di cinque vetture 4x4».
Stando alla nota, alcuni dei killer sono stati uccisi dalle forze armate nel blitz successivo all'attentato. Dei 305 morti, 27 sono bambini, e ci sono poi 128 feriti. «L'attacco è iniziato quando un ordigno è esploso in un edificio adiacente alla moschea e uomini armati hanno sparato ad fedeli mentre scappavano»: questa la ricostruzione dell'attacco data dai testimoni oculari. «Gli assalitori hanno effettuato un'imboscatà e aperto il fuoco sulle ambulanze che trasportavano i feriti ad Al Arish prima dell'arrivo delle forze di sicurezza», aggiunge la Cnn.
Venerdì, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ordinato la costruzione di un mausoleo in memoria delle vittime dell'attacco con un comunicato, nel quale però non viene precisato dove sorgerà, né chi sarà incaricato della sua costruzione. Quello di venerdì è l'attentato con più morti nella storia moderna dell'Egitto. |
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25-11-2017
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