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Abolire i Forestali non fa risparmiare
A scoprirlo sarebbe lo stesso governo. I minori costi (già irrisori) sono incerti, i maggiori li ha certificati il ministero della Difesa sul sito del Tesoro
Forze la rivoluzione dei Forestali non è stata questa grande trovata. Con la legge Madia del 2015, infatti, il piccolo Corpo forestale (civile) dovette riformarsi accorpandosi in sostanza con i Carabinieri (militari). Una mossa che farebbe aumentare i costi.
Secondo quando scritto da Marco Palombi sul Fatto Quotidiano, con i decreti attuativi del 2016, la Forestale è stata abrogata (decriti ora all’esame della Corte costituzionale - che peraltro ha già bocciato altre parti della riforma Madia) nella speranza di dare una sforbiciata agli tagli, ma la realtà sarebbe diversa: al lordo dei costi iniziali (1,45 milioni una tantum), la minore spesa era quantificata in 7,1 milioni nel 2017 e 12,1 milioni l’anno dal 2018. In realtà, scrive Palombi, che cita il Tesoro, sta accadendo il contario di quanto preventivato: stanno aumentando i costi per l’integrazione dei 7 mila 200 agenti forestali nell’Arma.
I numeri provengono dalla Relazione sulle leggi di spesa pluriennali pubblicata a fine settembre sul sito del ministero dell’Economia con la “Nota di aggiornamento” al Def, dove si mette in evidenza il fatto che insieme agli agenti, è stato trasferito ai Carabinieri "molte competenze in materia ambientale che necessitano di investimenti infrastrutturali, in tecnologie e per allineare i sistemi dei due corpi, senza contare le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria di immobili, automezzi e macchinari". E per fare tutto questo sono stati stanziati 2,66 milioni l’anno dal 2017 al 2019. Quindi, conclude Palombi, servono almeno 5 milioni l’anno in più "altrimenti pagheremo gli stipendi al personale per non fare quel che dovrebbe". |
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22-01-2018
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