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Verso Camera a M5S, Senato a Forza Italia

Intesa vicina. Intanto Berlusconi apre a un governo "di programma" insieme ai 5 Stelle. Oggi vertice del centrodestra per indicare i candidati unitari dell'alleanza

Intesa sul governo dopo le Camere. Per Repubblica è questa la "svolta di Berlusconi", che avrebbe raggiunto un'intesa con Salvini per un Esecutivo di programma insieme alla Lega, coinvolgendo anche il Movimento 5 Stelle a cui verrebbe concessa la Camera, con Roberto Fico presidente di Montecitorio, mentre al Senato dovrebbe salire un uomo di Forza Italia con una terna di nomi in ballo.

E al termine dell'incontro, le indiscrezioni sono confermate. «Il centrodestra propone ai capigruppi parlamentari un comune percorso istituzionale che consenta alla coalizione vincente (il centrodestra) di esprimere il presidente del Senato e al primo gruppo parlamentare M5S il presidente della Camera». È quanto si legge in una nota diffusa al termine del vertice di palazzo Grazioli. «Confidiamo che una tale proposta così rispettosa del voto degli italiani - dichiarano ancora i leader del centrodestra - possa essere accolta positivamente da tutte le forze in campo. A tal fine, anche per concordare i nomi dei Presidenti e dei Vicepresidenti di Camera e Senato, i leader del centro-destra invitano i rappresentanti delle altre forze politiche ad un incontro congiunto nella giornata di domani».

«Mi auguro ci sia un governo di centrodestra sostenuto di volta in volta da chi condivide alcuni punti programmatici. In ogni caso il presidente della Repubblica Mattarella saprà come uscire dall'impasse
», dice intanto in mattinata il presidente del Parlamento europeo Antono Tajani, intervenuto a Circo Massimo su Radio Capital. Quanto alla partita della presidenza delle Camere, Tajani aggiunge: «A me sembra giusto che Forza Italia possa avere la presidenza del Senato, perché è un partito di garanzia, stabilità e responsabilità».

Lo schema più accreditato, prima del summit del centrodestra con Berlusconi, Salvini e Meloni, prevede il Carroccio che rinuncerebbe a imporre la Bongiorno o la Borgonzoni a favore di un azzurro (pare saltato Paolo Romani, il nome delle ultime ore è Anna Maria Bernini o Elisabetta Alberti Casellati). Il vicesegretario leghista, Giancarlo Giorgetti, quindi conferma: «Non vogliamo fare un'opa su Fi, vogliamo fare un governo». Sul piatto, nel centrodestra, c'è anche la trattativa per il futuro governatore del Friuli: invece di Tondo, già annunciato da Fi, andrebbe Fedriga. Questo per arrivare ad un possibile "patto di governo".
21-03-2018

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