|
Zuckerberg: responsabile di quanto successo
Così il numero uno di Facebook nel corso di un'intervista alla Cnn, in cui spiega di essere disponibile anche all'istituzione di nuove regole per i social network
«Sono responsabile di quello che è successo». Così Mark Zuckerberg, dopo lo sandalo Cambridge Analytica, la società che ha acquistato i dati raccolti da oltre 50 milioni di utenti Facebook, rompe il silenzio sullo scandalo che ha investito il gruppo. «Abbiamo fatto degli errori, c'è ancora molto da fare», scrive sulla sua pagina personale del social media. «Abbiamo la responsabilità di proteggere le vostre informazioni», aggiunge.
«Abbiamo la responsabilità di proteggere i vostri dati, e se non riusciamo a farlo non meritiamo di essere al vostro servizio», continua Zuckerberg, spiegando in un post sulla sua pagina Facebook che sta lavorando «per capire esattamente cosa è successo e assicurarsi che non accada mai più». «La buona notizia - aggiunge - è che molte misure per prevenire tutto questo sono state già prese anni fa». In una intervista alla Cnn, più tardi, Zuckerberg ha poi spiegato: «Chiedo scusa e sono disponibile a testimoniare davanti al Congresso americano», dicendo anche di essere disponibile anche all'stituzione di nuove regole per i social network. «Sarò felice di testimoniare davanti al Congresso se è la cosa giusta da fare - ha detto il fondatore del colosso californiano -. Ci sono state molte forze in gioco su Facebook durante le elezioni presidenziali americane del 2016. Le elezioni di metà mandato il prossimo novembre saranno una sfida, un motivo di grande attenzione per noi». |
|
|
22-03-2018
|
|
|