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Siria, Washington: pronti ad agire ancora

«Non esiste una soluzione militare alla crisi, la soluzione deve essere politica». È quanto ha affermato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres

«Locked and loaded». Pronti ad usare la forza. Washington pronta a insistere se la Siria userà ancora armi chimiche. Lo spiega Nikky Haley, ambasciatore degli Usa all' Onu, riferendo il contenuto di una conversazione con il presidente Donald Trump dopo il raid compiuto con la collaborazione di Francia e Regno Unito.

«Ho parlato stamane con il presidente. Ha detto che se il regime siriano usa questo gas velenoso ancora una volta, gli Stati Uniti sono pronti ad usare la forza», dice Haley intervenendo al Consiglio di Sicurezza. «Il tempo per le parole è finito. Abbiamo avuto 5 meeting del Consiglio sulla Siria in questa settimana»
. Sempre dal Palazzo di Vetro,
il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, commentando i raid della scorsa notte di Usa, Gran Bretagna e Francia invece dice: «Non esiste una soluzione militare alla crisi, la soluzione deve essere politica. Dobbiamo accelerare il processo politico», ha affermato, sottolineando l'obbligo per gli Stati membri di «agire coerentemente con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale». «Il Consiglio di sicurezza - precisa infine - ha la responsabilità primaria del mantenimento della pace e della sicurezza internazionali».
 
Dal canto loro, l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, ha condannato nei termini più forti
«l'aggressione» degli Usa contro la Siria che «renderà ancora peggiore la catastrofe umanitaria», oltre a minare l'autorità del Consiglio di Sicurezza. È il momento che gli Usa imparino che il codice internazionale di comportamento sull'uso della forza è regolato dalla Carta delle Nazioni Unite», ha precisato. E l'azione «non è una vendetta, né una punizione, né per una simbolica dimostrazione di forza. Abbiamo agito per scoraggiare il futuro uso di armi chimiche». Abbiamo dato alla diplomazia chance dopo chance. I nostri sforzi risalgono al 2013. La Siria si è impegnata a rispettare la convenzione sulle armi chimiche. Ma come abbiamo visto dallo scorso anno, questo non è successo». «Il regime siriano, con il ripetuto ricorso alle armi chimiche, ci ha spinto ad agire. Il raid di ieri è un messaggio chiarissimo: gli Stati Uniti non consentiranno al regime di Assad di usare le armi chimiche».
15-04-2018

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