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Gazzetta Ufficiale
«Guerra civile europea, attenzione a egoismi nazionali»

Così il presidente francese Emmanuel Macron al Parlamento Europeo: «Bisogna difendere la democrazia liberale, stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali»

«Non possiamo far finta di essere in un tempo normale, c’è un dubbio che attraversa molti dei nostri Paesi europei sull’Europa, una sorta di guerra civile europea sta emergendo: stanno venendo a galla i nostri egoismi nazionali e il fascino illiberale». A dirlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, intervenendo al Parlamento Europeo.

«Di fronte all’autoritarismo che ci circonda la risposta non è la democrazia autoritaria ma l’autorità della democrazia» ha detto ancora Macron, che ha poi invitato i deputati a non abbandonare la «democrazia liberale». Secondo Macron, la democrazia europea è la nostra migliore chance. Il peggiore errore sarebbe di abbandonare il nostro modello e la nostra identità”, ha detto il presidente francese.

Nella giornata di ieri, il Presidente del Parlamento Eurepeo Antonio Tajani, in apertura della sessione plenaria di Strasburgo, aveva ribadito che l'uso di armi chimiche è una linea rossa che non può essere superata impunemente:
«Dinnanzi alla gravità della situazione - ha detto Tajani - credo sia necessario che il Parlamento invii un messaggio forte già in apertura della seduta odierna, e prima del dibattito di domani pomeriggio con l’Alto rappresentante Mogherini e del confronto che avremo in mattinata con il Presidente della Repubblica francese Macron. Oggi, il Parlamento deve ribadire in maniera forte e chiara che l’uso delle armi chimiche è inaccettabile e rappresenta una linea rossa che non può essere superata impunemente. La drammaticità della situazione deve fugare ogni dubbio sulla necessità e l’urgenza di costruire una sempre più incisiva politica estera e di difesa comune. La discussione in corso sul prossimo bilancio è un test essenziale sulla nostra volontà di dotarci delle risorse indispensabili per essere veri attori globali», ha concluso il Presidente del PE.

«L’Unione europea deve cambiare per dare risposte più efficaci ai nostri cittadini che chiedono un’Europa capace di lavorare per la pace e la stabilità, di governare i flussi migratori, di garantire più sicurezza e di dare prospettive alle nuove generazioni. Ringrazio il Presidente Macron e tutti gli altri leader che sono già intervenuti o che hanno confermato la loro partecipazione a questo dibattito - ha aggiunto Tajani -. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di un’Europa forte e coesa. Il Parlamento europeo, unica istituzione direttamente eletta, deve avere un ruolo centrale nel promuovere questo cambiamento».

Sono poi intervenuti in plenaria anche i leader dei gruppi politici, che hanno condannato l'uso di armi chimiche. La maggior parte di loro ha espresso sostegno agli attacchi militari degli Stati Uniti, della Francia e del Regno Unito, volti a porre fine ai
«crimini di guerra» del regime di Assad, mentre altri deputati hanno criticato i militari per aver operato senza un mandato internazionale. I deputati hanno inoltre affermato che i colloqui di pace devono iniziare quanto prima, coinvolgendo tutte le parti del conflitto e sotto l’egida delle Nazioni Unite.
17-04-2018

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