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Il Pd: «Tre punti per l’Italia». M5S: «Utile»
Il reggente dem: «Non per questo o quel partito». Grillo e Toninelli: «Bene». Ipotesi mandato esplorativo da Mattarella a Casellati. Salvini: «Può fare buon lavoro»
 Casellati in pole position per ricevere da Mattarella un mandato esplorativo per sbrogliare la situazione ancora intricatissima. Resta però l'ipotesi di un mandato esplorativo a Fico o un preincarico a Salvini o Di Maio. Tutte e quattro le soluzioni hanno punti a favore e controindicazioni.
Intanto resta lo scontro. Salvini ha già fatto sapere che non vorrebbe il preincarico, stessa cosa vale per Di Maio, mentre il mandato esplorativo dovrebbe avere una indicazione di ambiti e limiti temporali. Il capo dello Stato, intanto, assiste allo scontro che vede da un lato Salvini chiedere al M5S di rispettare il centrodestra ed ha chiuso al dialogo con il Pd su un governo di responsabilità; dall'altro Di Maio che ha minacciato di chiudere in pochi giorni uno dei due forni aperti se la Lega proseguirà a restare in uno schema di centrodestra unito; e infine il Pd, che ha chiuso la porta a un dialogo politico con i grillini.
La scelta quindi potrebbe cadere su Casellati, appena insediata alla guida di Palazzo Madama e seconda carica dello Stato. Se andrà così, lei dovrà farsi allestire in fretta uno studio a Palazzo Giustiniani e preparare un calendario di incontri nel tentativo di avvicinare le posizioni e sbrogliare i nodi di un accordo che fino alla settimana scorsa pareva quasi fatto. «Casellati può fare un buon lavoro». Risponde intanto così il leader della Lega Salvini all'eventuale di un mandato da parte del Quirinale al presidente del Senato. In un’intervista a Telemolise il leader della Lega aveva già detto: «Se ci fosse qualcuno in gamba che sottoscrive un programma che condivido perché no. Io a differenza di Di Maio non sono qua a dire o governo io o non si fa niente», riferendosi appunto alla possibilità di una figura terza rispetto a Salvini e Di Maio come possibile candidato all’incarico di premier.
«Se c’è qualcuno che sottoscrive la nostra idea d’Italia e mi dà una mano a cancellare la legge Fornero, gli studi di settore abbassare le tasse, a controllare i confini, ad approvare una legge sulla legittima difesa, il presidente del Consiglio può anche farlo qualcun altro». Salvini ha poi ricordato che, non avendo il centrodestra i numeri sufficienti per formare un governo ed «escludendo la sinistra, rimane il dialogo con i 5 Stelle, che proverò a percorrere fino in fondo, a meno che - ha aggiunto - i grillini non vogliano far finta di governare e preferiscano stare fuori a dire "no, no". A quel punto l’unica via che rimane è quella delle elezioni» ha aggiunto Salvini, pur assicurando che proverà «di tutto per cominciare a governare».
Nel pomeriggio il colpo di scena. Il reggente dei democratici, Maurizio Martina, ha presentato ai Cinque Stelle una proposta programmatica: «Le nostre proposte si rivolgono agli italiani non a questo o quel partito. Noi non parliamo né di orti né di forni, noi parliamo di lavoro, di famiglie, di lotta alla povertà. Noi andiamo oltre i tatticismi degli altri», ha spiegato lo stesso Martina. Che poi ha aggiunto, parlando ad un’iniziativa del Pd al circolo Ostiense di Roma: «Potevano leggere il nostro programma prima». «La proposta avanzata da Maurizio Martina rappresenta un’iniziativa utile ai fini del lavoro che sta svolgendo il comitato scientifico per l’analisi dei programmi presieduto dal Professor Giacinto Della Cananea. Abbiamo sempre detto che ciò che vogliamo fare è partire dai temi che interessano ai cittadini» dicono poi i capigruppo del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli.
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17-04-2018
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