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Giro, partita da Gerusalemme la 101/a edizione
Il premier Netanyahu: «Emozionati. Ci felicitiamo che siano venuti ciclisti da tutto il mondo, incluso quello arabo». Bar Refaeli madrina. Dumoulin prima maglia rosa
Partito il Giro d’Italia, quest'anno edizione numero 101. Per la prima volta il via è avvenuto fuori dal continente europeo. E non a caso lo storico evento si è verificato a Gerusalemme, città sacra per le tre principali religioni monoteiste. La corsa rosa è stata aperta da una crono individuale di 9,7 chilometri.
Per le strade di Gerusalemme, dunque, i corridori sono sfreggiati a pochi metri dalla porta di Jaffa, dove poi è stata assegnata la prima maglia rosa, andata a Tom Dumoulin: per l'olandese una cronometro spaziale su Dennis (12'02" il distacco). Era stato lui a vestire l'ultima maglia rosa del 2017, è nuovamente lui a indossarla dopo la prima tappa del Giro 2018.
«Siamo molto emozionati per questa gara. E in particolare ci felicitiamo che siano venuti ciclisti da tutto il mondo, incluso quello arabo. Questo è un messaggio molto importante per Gerusalemme, la nostra città, città della pace» ha detto il premier Benyamin Netanyahu congratulandosi anche con la squadra israeliana al suo esordio «in una competizione che per la prima volta esce dall’Europa ed è qui in Israele». Sia il premier sia la moglie Sarah, in maglia rosa, hanno assistito alla partenza della cronometro. |
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04-05-2018
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