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Migranti a Valencia a bordo di navi italiane

Aquarius verso Valencia: i 629 migranti anche a bordo di navi italiane. Questo il compromesso raggiunto dopo che Sos Mediterranee che ha effettuato il soccorso

I 629 migranti della nave Aquarius raggiungeranno Valencia a bordo di navi italiane. Il compromesso è stato alla fine dunque raggiunto dopo che la Ong Sos Mediterranee aveva fatto presenti i rischi del viaggio dalle coste maltesi, dove si trova ancora, alla città spagnola.

Una nave della Marina italiana e una delle guardia costiera porterannoavranno quindi il compito di portare a Valencia i migranti che ormai, da tre giorni, aspettano a bordo della Aquarius di approdare in un porto sicuro. Cosi ha deciso all'alba di oggi la sala opeativa della guardia costiera di Roma che ha comunicato la soluzione al comandante della nave che dal pomeriggio di ieri aveva manifestato le grosse preoccupazioni sulla sicurezza di un viaggio lungo 1400 chilometri con un'imbarcazione che sta portando cento persone in più della sua capienza. Comunque, per allontanare la nave dalle acque italiane, il governo ha disposto che un terzo dei migranti soccorsi raggiungerà Valencia proprio a bordo della nave umanitaria. Msf, che a bordo ha il suo team medico, non ritiene che questa sia una buona soluzione: «Significa - dicono - costringere persone in sofferenza che sono a bordo da più di 72 ore ad effettuare un viaggio duro e difficile per altri quattro giorni. La cosa più sensata sarebbe invece quella di consentire il loro sbarco in Italia e poi trasferirli via terra in Spagna».

Intanto, il governo tiene il punto. «Confermo, è stata una decisione presa stanotte nel vertice con il premier e le Capitanerie. Stamattina abbiamo mandato viveri, monitorato la situazione dei passeggeri per mettere in sicurezza le donne incinta ma hanno rifiutato. Stamane manderemo vedette e navi per portarli verso Valencia», ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a Circo Massimo, su Radio Capital. Sulla vicenda c'è stato «il giusto pragmatismo politico che prima non c'era. Nessuno prima parlava di Malta che rispondeva negativamente» alle richieste di accoglienza. Non abbamo messo in pericolo la vita di nessuno» i migranti sono stati «soccorsi da navi italiane», ha aggiunto. Quella del governo italiano sull'immigrazione è «una strategia molteplice». La prima mossa «è politica. In Italia il business dell'immigrazione non è più tale. Sembrava tutto normale: oggi si sa che le cose possono cambiare: basta a chi diceva che con l'immigrazione si guadagna più che con la droga».

Ma il caso crea una spaccatura in Europa. Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia «una forma di cinismo e di irresponsabilità» da parte dell'Italia nel caso della nave Aquarius: è quanto riferito dal portavoce del governo, Benjamin Griveaux, al termine del consiglio dei ministri a Parigi. Il portavoce del partito di maggioranza francese En Marche attacca: La posizione del governo italiano sui migranti «è da vomitare». Macron ha poi reso omaggio al coraggio della Spagna sul caso dell'Aquarius respinta dai porti italiani. Durante la riunione, ha aggiunto Griveaux, Macron ha tenuto a «ricordare il diritto marittimo», secondo cui in caso di problemi è «sempre la costa più vicina ad assumere la responsabilità dell'accoglienza». «Se una nave avesse la Francia come costa più vicina - ha spiegato - potrebbe attraccare» in Francia perché «questo è il diritto internazionale».

Pronta la replica italiana: «Proprio loro parlano...». Così il vice premier Luigi di Maio prima di entrare alla Camera dopo il vertice a palazzo Chigi risponde ai cronisti che gli chiedono un commento sulle parole del presidente francese. «Sono contento che i francesi abbiano scoperto la responsabilità: se vogliono li aiutiamo noi. Aprano i loro porti e noi gli trasferiamo un po' di persone in Francia», ha aggiunto il vicepremier. Arriva poi la dura nota di Palazzo Chigi: «Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L'Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall'altra parte. Il governo italiano non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell'Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza».

Ora è in bilico il vertice di venerdì a Parigi tra Macron e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Per ora l'incontro resta confermato, ma c'è grande irritazione» per le parole arrivate da Parigi sul caso Aquarius, fanno sapere fonti governative, non escludendo che, da qui alle prossime ore, l'incontro possa persino saltare.
12-06-2018

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