Al MAXXI presentati la mostra di Nino Migliori, l'installazione dello Young Architects Program e il Programma estivo
Alberi, foglie, cuori, piedi, cerchi, ingranaggi. Sono alcuni soggetti delle 87 immagini che compongono Favole di Luce, il progetto nato dall’atelier di fotografia del maestro Nino Migliori con i bambini dai 3 ai 5 anni del Nido Scuola MAST, a Bologna, esperienza unica nel panorama nazionale e internazionale condotta a partire dal 2015. Le opere, esposte a Roma nello Spazio Extra MAXXI dal 12 giugno al 22 luglio 2018, con il coordinamento di Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura, sono il risultato delle sperimentazioni condotte da Migliori con i bambini, utilizzando tecniche off-camera da lui inventate tra gli anni Quaranta e Settanta come le ossidazioni, i cellogrammi, i polarigrammi o appartenenti alla storia della fotografia come i lucigrammi e i fotogrammi.
Da queste esperienze, si è sviluppato il progetto didattico di Migliori, che ha avvicinato i più piccoli alla scoperta del mezzo fotografico come forma di scrittura, sorprendente meccanismo per la creazione di immagini narranti. “È importante che i bambini prendano consapevolezza della libertà di espressione”, afferma Migliori. “La libertà di superare certi schemi, cercare e provare altre forme di scrittura, è quello che ho perseguito sempre anche personalmente, ed è ciò che ancora continuo a fare.”
Il linguaggio fotografico negli atelier è diventato così uno strumento al servizio del gioco e della creatività dei bambini, che nell’epoca dell’egemonia digitale e del culto del selfie recuperano gli aspetti legati alla materialità della fotografia sperimentando con gli acidi di sviluppo e di fissaggio e la carta sensibile e mettendo la luce al centro della loro pratica. Dalla collaborazione tra Nino Migliori e i bambini è scaturita una molteplicità allegramente confusa di immagini che narrano l’evento straordinario del vivere: piedi, cuori, foglie, cani, alberi, cerchi, piramidi, pezzi staccati o assemblati, orsacchiotti, palle, garze, chiavi inglesi, ingranaggi, bimbi in movimento.
Attraverso 87 opere, la mostra dà conto di questa esperienza straordinaria, accompagnando i visitatori alla scoperta del processo creativo ideato da Migliori e delle “favole di luce” scritte dai bambini, libera espressione dei loro pensieri, delle loro emozioni e dei loro desideri. NIDO SCUOLA MAST Inaugurato nel 2012, il Nido Scuola MAST è parte integrante della Fondazione MAST – centro culturale multifunzionale nato a Bologna per promuovere progetti di innovazione sociale e welfare aziendale sviluppando un modello unico di integrazione tra impresa e comunità –, e offre oggi un’esperienza educativa di alta qualità a oltre cento bambini da 3 mesi a 6 anni. Al centro del suo progetto pedagogico si trova l’idea di un bambino creativo, vivace, competente, al quale vengono proposte attività che gli permettono di sviluppare curiosità e relazioni, base di qualsiasi processo di crescita. In quest’ottica il Nido Scuola, in particolare negli spazi dedicati agli atelier, è un luogo che accoglie linguaggi grafici, pittorici, fotografici, plastici, musicali e corporei in un contesto, quello del MAST, in cui coesistono orizzonti culturali diversi – la fotografia dell’industria e del lavoro, l’innovazione, la tecnologia, la sperimentazione -, formidabili motori di scoperta, apprendimento e apertura al mondo anche per i più piccoli. Progetto espositivo curato e promosso da Fondazione MAST e Nino Migliori, in collaborazione con Fondazione MAXXI, Roma. ® Kids Workshop. Favole di luce è un’attività di Nino Migliori per Fondazione MAST. Le immagini in alta risoluzione della mostra sono scaricabili nella Press Area del sito della Fondazione MAST all’indirizzo: http://www.mast.org Username: pressarea | Password: M4st.Pr3ss E al seguente link: http//www.maxxi.art/area-stampa/ inserendo la password: areariservatamaxxi
SPAZIO EXTRA MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo Via Guido Reni, 4 A - Roma 12 GIUGNO – 22 LUGLIO 2018 Conferenza stampa: martedì12 giugno ore 12.30 Opening: martedì 12 giugno ore19.30, alla presenza di Nino Migliori Orari di apertura Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 11.00- 19.00 Giovedì 11.00 – 22.00, chiuso il lunedì
Ingresso gratuito
Piantare un bosco sulla piazza del MAXXI. Creare un’oasi di verde in cui possano trovare riparo gli uccelli del circondario, scegliendo vari tipi di piante rampicanti, fiori e piante a foglia larga e alcuni esemplari tropicali, un giardino aperto a tutti, tra la riserva naturale di Monte Mario e a Villa Ada, i due grandi polmoni verdi che abbracciano il quartiere Flaminio.
E’ Green Gallery dello STUDIOD3R - Radostina Radulova-Stahmer e Deniza Horländer con Marcello Fantuz, progetto ecologico, ecosostenibile, attento alla biodiversità, che contrasta il riscaldamento climatico, il vincitore di YAP Rome at MAXXI, progetto organizzato dal MAXXI in collaborazione con il Museum of Modern Art di New York, nell’ambito di Young Architects Program, il programma dedicato al sostegno e alla promozione della giovane ricerca architettonica giunto alla sua settima edizione italiana.
L’installazione, sulla piazza del MAXXI dal 12 giugno al 21 ottobre 2018, crea un nuovo spazio di verde pubblico, con l’obiettivo di migliorare il microclima e promuovere la flora e la fauna locali. Una installazione che fa da contraltare all’area circostante, occupata dalla struttura del museo e densamente costruita. Un vero e proprio giardino che accoglie il ricco programma di appuntamenti estivi del museo e dove i visitatori possono rilassarsi, godendo del riparo offerto dalle fronde e approfittando del fresco microclima.
Green Gallery mette in dialogo una struttura leggera composta da elementi modulari con una vegetazione ricca e diversificata. Un sistema di nebulizzazione si snoda tra le tubature di metallo orizzontali, consentendo sia alle piante che alle persone di rigenerarsi nelle torride giornate estive.
Green Gallery è stata scelta dalla giuria internazionale “per la capacità di dialogo con l’architettura fortemente volumetrica, concreta e dinamica del MAXXI, cui contrappone una struttura fondata sulla leggerezza, il minimalismo geometrico e la massima presenza della natura".
YAP FEST 2018: PROGRAMMA L’installazione sarà inaugurata martedì 12 giugno a partire dalle ore 19.30, con una serata di musica aperta a tutti con Dj set di Økapi, primo appuntamento di YAP FEST 2018, il ricco programma di eventi estivi all’insegna del dialogo tra culture, divertimento e tempo libero che, fino al 3 ottobre, coinvolgerà il pubblico del museo. In programma oltre 35 appuntamenti, molti dei quali organizzati in collaborazione con le principali istituzioni culturali romane e nazionali, tra incontri con artisti, architetti e scrittori, proiezioni, spettacoli di danza e musica. Tra i protagonisti di questa stagione, lo psicoanalista Massimo Recalcati terrà una conferenza su Alberto Burri, a partire dal libro che ha dedicato al Grande Cretto di Gibellina (20 giugno). Il 13 giugno ci sarà l’incontro Identità, Corpi, Immagine, organizzato nell’ambito delle iniziative del Roma Pride 2018 in collaborazione con il Circolo Mario Mieli, riflessione su come l’arte contemporanea interpreti l’identità di genere. E poi due incontri dedicati a Pietro Barucci (15 giugno) e Vittorio De Feo (26 giugno) maestri dell’architettura del Novecento italiano. Il cinema iraniano declinato al femminile è protagonista di 3 giornate, il 23, 24 e 25 giugno, il 23 con anche l’incontro con Narges Abyar, Rakshan Bani Etemad, Ida Panahandeh, tre cineaste che raccontano con occhio inedito e stile personale l’Iran di oggi, in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma-CityFest e Asiatica. Musica live con il Rainbow Choir , primo coro italiano LGBTIQ (26 giugno) e con tre serate di jazz organizzate in collaborazione con il Roma Jazz Festival 2018 (12 luglio giovani talenti italiani, 21 luglio Kamal Williams,1 agosto la band Sons of Kemet). E poi MAXXImorning, un ciclo lezioni di Ananda Yoga e 5Ritmi, nel periodo dal 20 giugno al 3 ottobre, per il benessere del corpo e della mente. Un focus speciale è dedicato all’Africa, in occasione delle mostre African Metropolis. Una città immaginaria e road to justice, al MAXXI dal prossimo 22 giugno, per raccontare il ricco universo di un continente in piena espansione culturale. In programma incontri con scrittori di origine africana in collaborazione con collaborazione con il Festival Internazionale delle Letterature alla Basilica di Massenzio e la casa editrice 66thand2nd (primo appuntamento venerdì 22 giugno con Alain Mabankou, vincitore nel 2015 del Premio Strega Europeo con Pezzi di Vetro); incontri con artisti (Kendell Geers, 3 luglio) e architetti (dal Ghana David Adjaye, 4 luglio; dal Sudafrica Mokena Makeka, 12 luglio e Jo Noero, 19 luglio); spettacoli di danza in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Danza (3, 13 e 17 luglio); una rassegna cinematografica in occasione del centenario della nascita di Nelson Mandela in collaborazione con Fondazione Cinema per Roma-CityFest (10, 18 e 25 luglio), e una sfilata di moda benefica organizzata da Le Spose di Marianne (24 luglio). Dopo la pausa di agosto, il programma riprenderà a settembre. Ulteriori info su www.maxxi.art.
Oltre all’installazione in piazza, nella Sala Carlo Scarpa una mostra racconta l’edizione 2018 attraverso i modelli dei progetti finalisti dell’edizione italiana; insieme al progetto vincitore vengono esposti dunque quelli degli studi Summary (Samuel de Brito Gonçalves, Inês Vieira Rodrigues, João Pedro Meira, Luca Sabbadini, Giacomo Tacchi, Andrea Ferro, Porto – Portogallo), AM3 studio (Marco Alesi, Cristina Cali', Alberto Cusumano, Palermo – Italia), Tomé Capa + LIMIT STUDIO (Tomé Capa, Ricardo Acosta, Ivo Barbosa, Lisbona - Portogallo) e KolendićKrmek (Marja Mia Kolendić e Anita Krmek, Zagabria – Croazia). Accanto a questi il racconto dell’intero universo Young Architects Program attraverso le immagini dei progetti vincitori e i finalisti di MoMA/ MoMA PS1, e Constructo.
Ogni anno YAP Young Architects Program offre a un progettista o studio di architettura emergente, la possibilità di realizzare un’installazione temporanea sulla piazza del MAXXI che accolga le attività estive del museo e offra al pubblico ombra, acqua e spazi per il relax. Uno spazio che testimoni la ricerca e l’innovazione architettonica, attento ai temi della sostenibilità, del riciclo e riuso, e che sottolinei la natura pubblica della piazza del museo.
Giunto alla settima edizione di YAP, il MAXXI ha scelto di ampliare il campo d’azione rivolgendosi anche al di là dei confini nazionali, unendo YAP al programma paneuropeo Future Architecture Platform (www.futurearchitectureplatform.org), promosso da un’associazione di 20 istituzioni che operano nel campo dell’architettura in Europa e dedicato anch’esso alla promozione di giovani talenti.
Future Architecture Platform si sviluppa con una open call online a cui giovani professionisti, creativi, appassionati, partecipano proponendo un progetto che sia in grado di raccontare il futuro dell’Architettura. Le 20 istituzioni coinvolte selezionano le 25 proposte più interessanti, sviluppate e approfondite in un programma di mostre, eventi e workshop. Tra queste, il MAXXI ha scelto i finalisti di YAP Rome at MAXXI, che sono stati invitati a presentare un progetto d’installazione temporanea per la piazza del Museo, tra cui è stato scelto il vincitore.
STUDIOD3R - Studio for Design, Research and Reflexive Realities (Mannheim – Germania) è uno studio di architettura composto Radostina Radulova-Stahmer e Deniza Horländer, che si occupa di progetti di varia natura, dalla scala urbana, a quella dell’edificio, al paesaggio, fino agli oggetti e design architettonico, alle piccole dimensioni, fino agli oggetti su larga scala, dai progetti urbani, alle strutture paesaggistiche, ai progetti di mostre. http://www.studiod3r.com/ Per questo progetto lo studio ha collaborato con Marcello Fantuz che al momento è docente e ricercatore presso l’ Institute for Architecture and Landscape of the Technical University of Graz, dove sta portando avanti ricerche sulla relazione tra le dinamiche naturali e gli ambienti costruiti.
YAP Rome at MAXXI è realizzato in collaborazione con Future Architecture Platform e co-finanziato da Creative Europe Programme of the European Union
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