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Migranti, sbarcati i 450 migranti a Pozzallo

Durante lo sbarco la Squadra mobile di Ragusa ha fermato alcuni uomini con l'accusa di essere gli scafisti della traversata nel mare. Gli uomini sono stati portati in Questura

Sono sbarcati a Pozzallo 378 migranti delle due navi Guardia di Finanza e Frontex dopo l'autorizzazione arrivata nella serata di ieri. Durante lo sbarco la Squadra mobile di Ragusa ha fermato alcuni uomini con l'accusa di essere gli scafisti della traversata nel mare. Gli uomini sono stati portati in Questura.

L'autorizzazione allo sbarco è arrivata dal Viminale poco prima della mezzanotte. Venerdì le due imbarcazioni avevano intercettato e soccorso un barcone con 450 persone.
Intanto Sono scesi almeno una cinquantina tra donne e bambini dalle imbarcazioni della Guardia di Finanza e di Frontex ormeggiate nella rada di Pozzallo. Sull'imbarcazione della Gdf ci sono 266 migranti di nazionalità eritrea (180), 44 dalla Somalia, 5 dalle Isole Comore, 2 dall'Etiopia, 13 dalla Nigeria, 11 dal Madagascar, 4 dalla Palestina, 3 dalla Siria, 3 dalla Costa d'Avorio ed uno dal Sudan. Sulla nave di Frontex ci sono 185 migranti: 107 di nazionalità eritrea, 50 somali, 10 dal Camerun, 6 dalla Libia, 4 dal Bangladesh, 4 dalla Nigeria, 2 dall'Algeria, 1 dall'Egitto, 1 dalla Tunisia.

Ora gli uomini della prefettura e della questura sono al lavoro per lo simstamento dei migranti verso i 5 Paesi della Ue (Francia, Malta, Germania, Spagna e Portogallo, cui nelle prossime ore dovrebbe aggiungersi anche il Belgio) che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierne una parte. «Anche la Spagna e il Portogallo prenderanno 50 migranti ciascuno, come già hanno fatto Francia, Germania e Malta», annuncia su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «È una vittoria politica», ha detto il ministro dell'interno, Matteo Salvini. «Questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all'Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all'ultimo Consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà», scrive su Facebook il presidente del Consiglio Conte.

Ma contro la politica dei ricollocamenti resta il no dei paesi dell'est. La Repubblica Ceca attacca il premier italiano Conte: «Avanti così ci porterà all'inferno». «Ho ricevuto la lettera del premier italiano Conte in cui chiede all'Ue di occuparsi di una parte delle 450 persone ora in mare. Un tale approccio è la strada per l'inferno», ha scritto su Twitter Andrej Babis, il premier della Repubblica Ceca, uno dei Paesi del gruppo di Visegrad. «Il nostro Paese - prosegue - non riceverà alcun migrante. L'unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, cioè non fare sbarcare i migranti in Europa». Si tira indietro anche l'Ungheria. «Non accogliamo nessuno. Gli elettori ungheresi si sono espressi chiaramente alle ultime elezioni: non vogliono vivere in un paese di immigrati», ha dichiarato Istvan Hollik, portavoce del gruppo parlamentare di Fidesz, il partito del premier Viktor Orban. «Gli ungheresi rifiutano il piano Soros», ha aggiunto, definendo «navi Soros» quelle che salvano migranti in mare.

Malgrado la decisione della Germania di accettare 50 dei 450 migranti, «Da parte dell'Italia non è stata data alcuna disponibilità ad accettare i secondary movements provenienti dalla Germania - spiegano fonti del governo - D'ora in poi si lavorerà in un'ottica europea multivello capace di recepire i principi di condivisione e responsabilità reciproca così come prevedono le conclusioni dell'ultimo consiglio europeo».
16-07-2018


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