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Stop cassa integrazione, 140mila a rischio

Il vicepremier Luigi Di Maio incolpa il Pd. I sindacati chiedono un incontro urgente con il governo. Il vicepremier: «Serve soluzione di emergenza per il lavoro»

Stanno per scadere le protezioni sociali per decine di migliaia di lavoratori di tutti i settori, lavoratori vittime di crisi aziendali che in questo modo si ritroveranno senza alcuna fonte di reddito. Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio se la prende col Partito democatico.

«Oggi tutti si rendono conto dei casini che il Pd ha combinato con il Jobs Act perchè presto scadrà la cassa integrazione per 140.000 operai - scrive il ministro del Lavoro su Facebook -. Anziché preoccuparsi di aiutare queste persone, ne ha affossato delle altre sdoganando il precariato a vita e abolendo i diritti fondamentali dei lavoratori. Hanno tolto la cassa integrazione per cessazione, hanno cancellato un anno di cassa integrazione ai lavoratori giustificando l’azione con sussidi di disoccupazione».

Secondo alcune stime sono 140mila, nel solo settore metalmeccanico le persone colpite dallo stop degli ammortizzatori sociali ma la crisi riguarda anche altri comparti e aziende impegnati da mesi in difficili vertenze, anche davanti al ministero dello sviluppo economico. Un caso eclatante è quello della Fincantieri di Palermo, che da mesi lavora a ritmo ridotto, generando la paralisi dell’indotto , i cui dipendenti stanno per esaurire la cassa integrazione.

In una nota Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, lancia l'allarme per decine di migliaia di lavoratori di tutti i settori, lavoratori vittime di crisi aziendali che in questo modo si ritroveranno appunto senza alcuna fonte di reddito: «Sugli ammortizzatori sociali siamo ormai vicini a un pericoloso punto di non ritorno: o si affronta subito il tema della conferma della Cassa integrazione per le posizioni in scadenza, o presto decine di migliaia i lavoratori di tutti i comparti rimarranno senza alcuna protezione. La Cisl chiede al ministro Luigi Di Maio di aprire urgentemente un tavolo con il sindacato per affrontare e risolvere questa assoluta priorità».
24-09-2018

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