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Manovra, a Bruxelles la lettera dell’Italia

Il ministro dell'Economia: «Non espone a rischi la stabilità finanziaria dell'Italia né degli altri paesi dell'Unione europea. Interverremo se deficit andrà oltre le stime»

La manovra «non espone a rischi la stabilità finanziaria dell'Italia né degli altri paesi dell'Unione europea». Così il ministro Giovanni Tria risponde alla missiva inviata da Bruxelles all'Italia da Valdis Dombroviskis e Pierre Moscovici, confermando che il governo italiano non ha alcuna intenzione di modificare gli obiettivi di deficit/pil e deibto/pil per il 2019.

«Riteniamo infatti che il rafforzamento dell'economia italiana sia anche nell'interesse dell'intera economia europea», si legge ancora nella missiva, nella quale si specifica che il governo italiano, per quanto riguarda il deficit strutturale, «è cosciente di aver scelto un'impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilita e Crescita. È stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana».

«Qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati - continua Tria -. Pur riconoscendo la differenza delle rispettive valutazioni, il Governo italiano continuerà nel dialogo costruttivo e leale così come disciplinato dalle regole istituzionali che governano l'Area Euro. Il posto dell'Italia è in Europa e nell'area Euro». «Ad oggi il dibattito pubblico sulla legge di bilancio si è limitato alla consistenza dei numeri e degli indicatori e non ha ancora fatto emergere le riforme strutturali che formeranno parte integrante» della manovra e dei collegati «che avranno un impatto significativo sulla percezione e sui comportamenti dei cittadini, delle imprese e degli investitori», va avanti il ministro, sottolineando in particolare le «misure volte a creare un ambiente favorevole agli investimenti. Il governo è fiducioso di poter far ripartire gli investimenti e la crescita del Pil e che il recente rialzo dei rendimenti sui titoli pubblici verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste dalla legge di bilancio».
22-10-2018


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